Michael van der Galien, direttore del sito conservatore De Dagelijkse Standaard, ha definito “molto imbarazzante” una scena verificatasi alla commissione esteri del parlamento olandese. Scena che è stata questa: Benjamin Netanyahu tende la mano a Tunahan Kuzu che la rifiuta, indicando la piccola bandiera palestinese appuntata sulla sua giacca. Netanyahu scrolla le spalle e continua il suo cammino.

Tunahan Kuzu è un parlamentare olandese di origine tuca, che nel 2014 è stato espulso dal partito laburista orange per un episodio che riguardava la vigilanza sulle organizzazioni turche islamiche in Olanda. Poi ha fondato una sua fazione, in cui al momento annovera due deputati.

Il politico olandese, però, come ricordato dallo stesso Michael van der Galien, non ha avuto alcun problema a stringere la mano e perorare la causa di Recep Tayyip Erdogan, il presidente turco che sta operando una vera e propria repressione contro accademici, giudici giornalisti, avvocati, scrittori, militari, poliziotti e tutti coloro che secondo lui sono collusi con il fallito golpe di metà luglio scorso.

Sull’aereo di ritorno in Israele, Netanyahu ha commento lo spiacevole episodio:

Abbiamo avuto di nuovo un chiaro esempio di chi vuole la pace e chi non vuole la pace. Personalmente continuerò a rappresentare la posizione di Israele con orgoglio in tutto il mondo, e a rafforzare la nostra posizione internazionale.

Proviamo a fare un gioco perverso cercando di trovare una caratteristica positiva a una vicenda che di positivo ha davvero ben poco. Dopo il rifiuto Benjamin Netanyahu ha scrollato le spalle ed è andato avanti, come a dire – ti stringono la mano perché vorrei interagire con te, non vuoi? Ok, mi dispiace, io avrei voluto un rapporto con te, ma se non lo vuoi, vado avanti nel mio cammino -. Perché così dobbiamo fare: percorrere la nostra strada anche se c’è gente che preferisce stringere la mano a un dittatore sanguinario che a un leader democratico.