La manifestazione di ieri sera davanti al Tempio di Via Guastalla ha testimoniato la vicinanza della società milanese alla popolazione israeliana. Istituzioni, politici, intellettuali, associazioni, rappresentanti delle altre fedi hanno inviato ed enunciato parole chiare, ferme, decise contro gli attacchi terroristici che i cittadini israeliani stanno vivendo in questi giorni.
La responsabilità dei media nel diffondere notizie non verificate e spesso false, la loro incapacità nel riportare i fatti per quello che sono, una ingiustificata ed inaccettabile equidistanza fra vittime ed aggressori, sono stati alcuni fra i molti punti affrontati nei diversi interventi.
La solitudine d’Israele è la nostra solitudine. Il futuro d’Israele ci interroga sul nostro futuro di europei. Le libertà: civili, politiche, personali garantite a tutta la popolazione di Israele dialogano con le nostre conquiste di cittadini europei.
La richiesta forte che si è innalzata all’unisono da tutti gli appelli è il diritto per gli ebrei di vivere e passeggiare senza il terrore di essere aggrediti a Gerusalemme, Tel Aviv o Beer Sheva così come la certezza di poter vivere in serenità a Parigi, Bruxelles, Milano.
Andreè Ruth Shammah -direttrice del Teatro Franco Parenti- ha concluso la sua appassionata testimonianza dicendo: “in Europa, dove si dice ‘mai più’ riguardo alla Shoah, si assiste invece con indifferenza all’incitamento ad uccidere gli ebrei.”
Si ringraziano per le foto Emile Khorsai e Maurizio Turchet
