Israele ha inviato oggi in Turchia un team di medici israeliani per aiutare il paese dopo il terribile terremoto di lunedì. Team che ha subito allestito un ospedale da campo, riscendo a trarre in salvo una ragazza turca.

La portavoce del ministero della Sanità israeliana, Shira Solomon, nei giorni scorsi aveva annunciato che lo Stato ebraico era:

“Pronto ad assistere con attrezzature, personale e supporto professionale per la riuscita della missione”.

Mistero invece per quanto riguarda gli aiuti israeliani alla Siria, altro paese colpito dal sisma.

Il governo di Gerusalemme ha reso noto di essere pronto a soccorrere anche Damasco, dopo aver ricevuto una richiesta di assistenza da parte di un “un diplomatico”, che secondo i media israeliani sarebbe da ricercate in Russia, paese cui la Siria ha chiesto di intercedere con Israele.

Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha dato completa disponibilità:

“Israele è pronto a fornire assistenza anche alle vittime del terremoto in Siria, e poiché è stata ricevuta una richiesta per aiutare i siriani colpiti, abbiamo dato disposizioni per fornire il nostro sostegno”.

Dalla Siria, però, è arrivata una smentica. Nello specifico, è stato il quotidiano filogovernativo siriano Al-Watan a negare che Damasco abbia richiesto l’aiuto israeliano.

Il governo israeliano, inoltre, si è reso disponibile ad accogliere i feriti, qualora fosse richiesto dai paesi che hanno interessato il sisma, che secondo il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha interessato 13 milioni di abitanti turchi.

Lo Stato d’Israele è sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno, che sia Siria o Turchia, paese, tra l’altro, con cui nell’ultimo anno sono migliorati i rapporti diplomatici, culminati con la visita ufficiale del presidente israeliano Isaac Herzog ad Ankara nello scorso marzo.