Il presidente della comunità ebraica di Milano, Walker Meghnagi, è stato fatto oggetto di minacce da parte di ignoti, che hanno fatto recapitare nella sua abitazione una lettera con dei proiettili. La missiva non conteneva né un messaggio, né una rivendicazione.

Meghnagi si è recato in questura per sporgere denuncia. La procura di Milano, con il capo dell’antiterrorismo Alberto Nobili, ha aperto un’indagine per minacce aggravate e detenzione illegale di munizioni.

Nobili, inoltre, ha disposto accertamenti sul caso, facendo rilevare impronte digitali e facendo ricercare il Dna.

Un episodio spiacevole per Walker Meghnagi, massimo esponente politico della Comunità ebraica di Milano, che non ha lasciato indifferente la Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello:

“Voglio esprimere la mia solidarietà e quella della Comunità ebraica di Roma all’amico Walker Meghnagi per le minacce di morte ricevute. È un atto grave su cui sono certa verrà fatta piena luce e saranno individuati i responsabili. Resta comunque un segnale pericoloso e preoccupante su cui dovremmo interrogarci tutti. Non si deve arretrare di fronte alle minacce e sono convinta che Walker saprà reagire con la forza e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto”.

Solidarietà espressa a Meghnagi da politici di diversi schieramenti, come il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il leader della Lega Matteo Salvini, dal Pd nazionale e milanese, dalla ministra Mariastella Gelmini (FI) e da Ettore Rosato (Iv).

Le intimidazioni a Walker Meghnagi sono un grave episodio sia per la Comunità Ebraica di Milano, sia per l’intero paese.

Intimidazioni di cui al momento non si conosce la matrice, che denotano la vigliaccheria degli autori.