Insediamenti israeliani, la Linea viola e il Gatto Chesire

Victor Skanderbeg Romano
Victor Skanderbeg Romano
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Dossier

Insediamenti israeliani, la Linea viola e il Gatto Chesire

Un altro punto riguarda i centinaia di migliaia di Arabi a Gerusalemme a cui è stata data carta di identità Israeliana (ma non la cittadinanza) dopo il 1967, che hanno anche diritto di voto per il Consiglio Legislativo Palestinese ( in virtù di Oslo I e Ii). Il numero di questi Arabi che lavora, fa compere, si diverte insieme agli Ebrei è diventato a sei cifre. Un sondaggio realizzato congiuntamente, nel 2011 , da agenzie Palestinesi e Americane ha dato il seguente risultato:
“Circa il 35% dichiara che la propria preferenza va alla cittadinanza Israeliana mentre solo il 30% sceglierebbe di avere la cittadinanza di un futuro Stato Palestinese .. il 40% ha detto che si sposterebbe se il territorio fosse dato in mano all’ Autorità Palestinese, in modo da rimanere cittadini Israeliani. Viceversa, solo il 29% è disposto a spostarsi in un’area sotto l’Autorità Palestinese nel caso in cui il proprio quartiere rimanesse sotto il controllo israeliano.”
Infatti, secondo recenti stastistiche, circa 24.000 arabi di Gerusalemme hanno già preso la cittadinanza Israeliana e più di mille richieste di cittadinanza Israeliana sono depositate ogni anno.

Anche un’altra tesi del Consenso Internazionale, quella che prevede la necessità della divisione di Gerusalemme in due capitali per due Stati – è decisamente fallace – Il mantenimento di una città unica è la preferenza dei residenti Israeliani e dei residenti palestinesi, ed anche i secondi tendono a preferire il governo Israeliano a quelle Palestinese. Inoltre, l’intera struttura della città è cambiata negli ultimi 49 anni. Invece di pontificare da lontano, ci piacerebbe che i devoti sulla divisione di Gerusalemme del consenso internazionale passassero qualche giorno a visitare la città. Potrebbero anche così contare le dozzine di valichi di confine che dovrebbero essere costruite, trasformando le maggiori arterie del traffico in vicoli ciechi.

Anche questa, è “una legge idiota”.

Malcom Lowe è uno studente del Galles specializzato in Filosofia Greca, Nuovo Testamento e Relazioni Cristiano – Ebraiche. È vicino alla realtà Israeliana dal 1970.

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