Pietro Caruso, il questore di Roma che mandò a morte gli ebrei

Avatar
Redazione
-
Storia

Pietro Caruso, il questore di Roma che mandò a morte gli ebrei

Storia
Avatar
Redazione

Fascista della prima ora, diventò questore di Roma sotto l’occupazione nazista della città, firmò di suo pugno una lista di deportazione di ebrei destinati ai campi di sterminio e coinvolto nella redazione di un’altra lista di 50 prigionieri richiesta Herbert Kappler per quelle che diventarono le vittime dell’Eccidio dellee Fosse Ardeatine.

Pietro Caruso fu un poliziotto e una “inquietante figura” come scritto nella prefazione del libro “Dopo il 16 ottobre. Gli ebrei a Roma tra occupazione, resistenza, accoglienza e delazioni 1943-1944” di Silvia Haia Antonucci e Claudio Procaccia:

“Il ruolo della Questura di Roma presenta non poche ambiguità; al di là della inquietante figura di Pietro Caruso, la collaborazione con i tedeschi ci fu e fu un fenomeno di grave compromissione con i crimini nazisti”.

Nato il 10 novembre 1899 a Maddaloni, in provincia di Caserta, Caruso, come detto, diventerà uno dei protagonisti di una delle pagine più nere della guerra in Italia: l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

Il 23 marzo 1944 Pietro Caruso fu uno dei primi che si recò a via Rasella, dopo l’azione della Resistenza romana condotta dai Gruppi di Azione Patriottica (GAP), contro un reparto delle forze d’occupazione tedesche, tanto che il generale Kurt Mälzer arrivato sul posto poco dopo, richiese la disponibilità della polizia italiana a dirigere le indagini.

Così Caruso rientrò a via Veneto per indagare su quanto accaduto. Nel processo che lo vide coinvolto per questi fatti, ricostruì la vicenda della redazione della lista richiesta da Kappler:

“Nella prime ore del mattino per scaricarmi da questa grave responsabilità andai da Buffarini Guidi all’Albergo Excelsior. Là ci furono delle difficoltà perché il ministro dormiva. Forzai la consegna. Egli mi ricevette a letto. Gli dissi quello che era successo, cioè che Kappler mi aveva chiesto prima 80 poi 50 uomini da far fucilare per l’attentato di via Rasella. «Io mi rimetto a voi» dissi. Speravo che il Ministro avesse provveduto direttamente con Kappler. Mi disse “Che cosa posso fare? Bisogna che tu glieli dia se no chissà cosa succede. Sì, sì, dalli”.

Il processo venne celebrato in unica udienza il 21 settembre 1944, che decretò la morte per fucilazione di Caruso.

  • Progetto Dreyfus su Instagram

    Questo errore è visibile solamente agli amministratori WordPress

    Errore: Nessun feed trovato.

    Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.

  • FOLLOW US