Roma, 9 settembre 1553: il Papa mette al rogo il Talmud

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Roma, 9 settembre 1553: il Papa mette al rogo il Talmud

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9 settembre 1553. È una data triste per l’ebraismo, soprattutto per quello di Roma, che vide bruciare pubblicamente il Talmud, in un vastissimo rogo in Campo de’ Fiori, piazza della capitale vicina al quartiere ebraico della città.

Fu papa Giulio III a ordinare (12 agosto 1553) e poi a far eseguire la distruzione del testo sacro.

Un episodio gravissimo che fotografa il clima d’intolleranza religiosa dell’epoca, il cui unico obiettivo non erano gli ebrei, che però vi si ritrovarono dentro loro malgrado.

Siamo in pieno Concilio di Trento (1545-1563) e due anni prima dell’istituzione del ghetto di Roma, che costrinse gli ebrei a vivere in condizione più che disagevoli.

Andiamo con ordine.

Tutto parte da una disputa tra due stampatori veneziani e cristiani circa i diritti per la pubblicazione di un’opera di Maimonide. Disputa di cui venne informato Giulio III (1550 1555), papa che invece di risolvere la controversia decise di mettere sotto inchiesta il Talmud, ritenuto un testo che ledeva le figure di Gesù e di Maria.

Non c’è legame apparente tra i due fatti, ma il caso vuole che la lite tra i due stampatori arrivò nelle segrete stanze del papa, la cui volontà di mettere al rogo il Talmud fu eseguita dall’allora cardinale Gian Pietro Carafa, capo del Tribunale del Sant’Uffizio e futuro Paolo IV, che salì al soglio pontificio proprio nel 1555 e ordinò l’istituzione del ghetto di Roma.

Nel 2011 la Comunità Ebraica di Roma chiese e ottenne dal Comune di Roma l’inserimento nella pavimentazione di Campo de’ Fiori una targa in ricordo di quella vicenda di chiaro stampo antiebraico.

Targa che venne inaugurata da Rav Riccardo Di Segni nella quale è incisa una frase del Talmud, che ricorda quando i romani all’epoca della distruzione del secondo Tempio condannavano a morte i rabbini e bruciavano i rotoli della legge: “I fogli bruciano ma le lettere volano”.

Il Talmud è il testo della discussione e della libertà. Un testo che caratterizza il popolo ebraico. Bruciarlo non ha significato solo bruciare un testo sacro.

Ha significato distruggere l’essenza di un popolo.

Il popolo ebraico.

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