La doppia vita di Wishah, giornalista di Al Jazeera e comandante di Hamas

Avatar
David Spagnoletto
-
News

La doppia vita di Wishah, giornalista di Al Jazeera e comandante di Hamas

News
Avatar
David Spagnoletto

Un giornalista di Al Jazeera era un comandante di Hamas. La rivelazione choc è arrivata grazie ai documenti e foto recuperate dalle Forze di Difesa israeliane alcune settimane fa nel nord di Gaza, che sono stati resi pubblici domenica sera dal portavoce militare per i media arabi, Avichay Adraee.

Portavoce che su X non ha usato mezze parole per definire l’imbarazzo attorno alla rete televisiva satellitare con sede in Qatar, le cui “notizie” vengono prese come oro colato da diversi addetti ai lavori:

“La mattina giornalista di Al Jazeera e la sera terrorista di Hamas. Durante le operazioni è stato sequestrato un computer portatile appartenente a qualcuno di nome Muhammed Samir Muhammed Wishah, nato nel 1986 a Bureij, che risulta chiaramente essere un importante comandante delle unità missilistiche anticarro di Hamas”.

Una doppia vita quella di Mohammed Wishah che fino al 2022 era un comandante nelle unità missilistiche anticarro di Hamas e alla fine del 2022 è passato nel campo ricerca e sviluppo delle unità aeree del gruppo terrorista arabo-palestinese.

Una doppia vita che getta ombre sul lavoro di Al Jazeera, come ha fatto notare l’account X in inglese delle Forze di Difesa israeliane:

“Ehi Al Jazeera, pensavamo che i tuoi giornalisti dovessero fornire resoconti imparziali sui fatti, non partecipare attivamente alla loro creazione in prima linea come terroristi di Hamas”.

La credibilità giornalistica dei reporter di Gaza è stato un problema che aveva già sollevato il mese scorso il portavoce militare Daniel Hagari, dimostrando come in realtà due giornalisti uccisi nella Striscia altro non erano che membri di Hamas e della Jihad Islamica palestinese.

Verso Israele stanno arrivando diverse critiche per le modalità e i mancati risultati della reazione contro Hamas dopo il massacro dei civili del 7 ottobre.

La realtà, però, dice ben altro. L’esercito israeliano ha portato prove che sotto la sede dell’UNRWA c’era un tunnel di grandi dimensioni, utilizzato come punto strategico per le operazioni di intelligence. Il tutto senza che alcun membro dell’agenzia Onu se ne accorgesse. Quella stessa agenzia Onu che ha visto 12 dei suoi membri salire sul banco degli imputati per correità nella mattanza del 7 ottobre.

Ora Israele ha portato le prove della doppia di un giornalista di Al Jazeera, anche comandante di Hamas.

Fermiamoci un istante e proviamo a riassumere.

L’organizzazione Onu che dovrebbe aiutare i palestinesi in realtà sembra chiudere un occhio sulle attività di Hamas e, addirittura, alcuni suoi membri sono finiti sotto accusa per complicità nell’attacco terroristico del 7 ottobre.

La tv che trequarti di mondo prende come voce attendendibile dal Medioriente e da Gaza in realtà sembra essere il megafono di Hamas.

Quindi. Le “notizie” che arrivano dalla Striscia vengono fornite da un gruppo terrorista (Hamas), da un’agenzia Onu il cui operato è sotto osservazione (UNRWA) e da un tv che ha visto un giornalista (almeno quello scoperto) lavorare anche per Hamas (Al Jazeera).

Ma nel mondo continuiamo a vedere attacchi a Israele e forme di sostegno contro l’inesistente resistenza palestinese. 

  • Progetto Dreyfus su Instagram

    Questo errore è visibile solamente agli amministratori WordPress

    Errore: Nessun feed trovato.

    Vai alla pagina delle impostazioni del feed di Instagram per creare un feed.

  • FOLLOW US