Lo scorso Shabbat (giorno di riposo ebraico) è morto Adolfo Perugia, ex partigiano romano che aderì alla Resistenza nel 1944 insieme al Fronte della Gioventù Antifascista. È stato una figura di riferimento per la Comunità ebraica di Roma e per l’intera città. dove nacque nel 1931 e che contribuì a liberare dall’occupazione nazista nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

Presidente dell’Associazione Nazionale Miriam Novitch, Adolfo Perugia è stato ricordato in una nota congiunta dalla presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, e dal rabbino capo rav Riccardo Di Segni:

“Una scomparsa particolarmente dolorosa per l’impegno profuso costantemente nel ricordare i valori dell’antifascismo. Perugia era un uomo determinato e tenace la cui testimonianza non deve essere dimenticata”.

Cordoglio per la sua scomparsa è stato espresso anche dalla Regione Lazio, il cui vicepresidente Massimiliano Smeriglio ha affermato in una nota:

“A nome mio e della Giunta Regionale esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Adolfo Perugia, una perdita che segna la città di Roma. Dopo aver partecipato giovanissimo alla guerra di Liberazione, negli anni successivi Adolfo Perugia è stato attivo in un prezioso lavoro sulla conservazione della memoria. Un impegno straordinario che non dimenticheremo”.

Adolfo Perugia è stato testimone attivo, uno di quegli uomini che hanno fanno la storia della città di Roma e del suo ebraismo. Ha contribuito a costruire quella memoria collettiva da cui oggi più che mai dovrebbe attingere, per non dimenticare che solo pochi decenni fa l’Italia e la sua capitale erano ostaggio prima della dittatura fascista e poi dall’occupazione nazista.

Se oggi abbiamo la libertà, lo dobbiamo anche al coraggio e alla tenacia di Adolfo Perugia, che ci ha lasciato in eredità la forza per andare avanti anche nei momenti più difficili.