World Health Organization: “Israele è lo stato che più di tutti viola il diritto alla salute”

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Mario Del MonteEditor
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Debunking

World Health Organization: “Israele è lo stato che più di tutti viola il diritto alla salute”

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Mentre gli ospedali israeliani continuano a salvare le vite di tantissimi siriani in fuga dal regime di Assad e dallo Stato Islamico, le Nazioni Unite accusano assurdamente Israele di violare i diritti dei residenti del Golan. Con centoquattro voti a favore, quattro contrari, sei astenuti e sessantacinque assenti, lo Stato ebraico è stato indicato dalla World Health Organization come il paese che più di tutti viola il diritto alla salute.

La risoluzione è l’unica tra quelle del 2015 ad accusare un singolo paese: nessun accenno alla popolazione yemenita vittima dei bombardamenti sauditi ad esempio. Inverosimilmente durante l’assemblea i rappresentanti dell’Arabia Saudita hanno denunciato l’intransigenza israeliana e hanno richiesto agli Stati “che amano la pace” di supportare questa distorta e politicizzata risoluzione. Il regime autoritario saudita si sarà sentito particolarmente incoraggiato dalla vicinanza con il luogo dove si raduna il Consiglio per i Diritti Umani, organo che aspira a presiedere il prossimo anno. D’altronde se nel 2003 fu eletta la Libia di Gheddafi perché non può esserlo l’Arabia Saudita di re Salman?Tutto questo mentre il regime wahabita pubblicizza l’assunzione di otto nuovi boia per le esecuzioni pubbliche, raddoppiate rispetto allo scorso anno tanto da far concorrenza ai barbari dello Stato Islamico.

E nessun riferimento è stato fatto per la situazione in Ucraina dove hanno perso la vita seimila persone e più di un milione hanno perso la loro casa, se non ci sono gli ebrei di mezzo la questione non interessa. Poco importa se milioni di ucraini sono a rischio epidemia, la prima su suolo europeo da tantissimo tempo.

La cosa più assurda di tutte però è che nel testo della risoluzione si richiede urgentemente “assistenza tecnica relativa alla salute” per la popolazione siriana nel Golan (che di fatto viene già aiutata da Israele) mentre lo stesso trattamento non viene richiesto per i siriani massacrati nelle altre zone dello Stato ormai fallito e dominato per metà dalle milizie del Califfo al-Baghdadi

Tra i documenti inseriti nella risoluzione è presente anche un atto firmato dalla Siria pieno di accuse riprese dalla tradizionale teoria del complotto antisemita: “Le forze di occupazione israeliane sperimentano farmaci sui prigionieri arabi iniettandogli prima i virus da debellare.” Non potendo negare il fatto che Israele curi i feriti siriani il regime di Assad afferma che a venir curati sono solo gli oppositori, in modo tale che questi possano tornare presto in battaglia.

Sorprendentemente l’Unione Europea, invece di prendere posizione contro una tale demonizzazione di Israele, ha votato a favore. Con la loro potenza diplomatica gli Stati europei avrebbero potuto presentare una loro risoluzione riguardante i duecentomila morti e i quasi tre milioni di profughi in Siria. Anche qui silenzio invece, con il voto favorevole giustificato da tecnicismi giuridici. Si tratta del vecchio gioco già sperimentato sull’asse Ramallah-Bruxelles: ANP o altri paesi arabi abbozzano una risoluzione molto dura sapendo che verrà modificata, gli europei intervengono affermando vittoriosi di aver raggiunto un testo più bilanciato.

La verità è che Israele dovrebbe essere considerato un faro per l’umanità. Se si entra in un ospedale israeliano si possono vedere siriani e palestinesi che ricevono cure mediche dagli standard elevatissimi. Succedeva anche la scorsa estate quando Hamas lanciava missili sul Sud di Israele dall’ospedale di al-Shifa a Gaza, un abuso del diritto alla salute che questa assemblea non ha mai punito. Non una parola sul programma “Save A Child’s Heart” che fornisce operazioni cardiache a più di tremila bambini di quarantotto diversi paesi e addestra medici e infermieri di tutto il mondo. Metà dei pazienti del programma sono musulmani provenienti dai vicini paesi arabi ma questo evidentemente non è degno di lode. Figuriamoci poi se potevano essere menzionati gli aiuti umanitari inviati alla popolazione del Nepal dopo il devastante terremoto. Duecentosessanta uomini che hanno curato più di milleseicento feriti e che per la World Health Organization sono invisibili.

Le Nazioni Unite si dimostrano per l’ennesima volta totalmente irrazionali nel loro continuo accusare Israele di tutti i mali del mondo. Sembra di essere di nuovo nell’Europa medievale quando gli ebrei venivano incolpati per le epidemie di peste. Con questa risoluzione le Nazioni Unite tradiscono ancora una volta i nobili principi per cui sono nate e nessuno ha il coraggio di farlo notare all’opinione pubblica.

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