Hezbollah minaccia l’Italia, fa parte della “coalizione del male”

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Hezbollah contro l’Italia. Senza mezzi termini, il numero due del gruppo terrorista sciita libanese ha affermato che il nostro paese fa parte dell’asse di una nuova “coalizione del male”, che comprende anche Francia, Regno Unito, Germania e ovviamente Israele e Usa.

Il riferimento del vice di Hassan Nasrallah è all’operazione Prosperity Guardian “creata per proteggere gli interessi di Israele nel Mar Rosso”, cui va contrapposta “la coalizione del bene delle forze della resistenza anti-israeliana”, di cui fanno parte i “democratici” stati di Libano, Iran, Yemen e Iraq.

La minaccia di Hezbollah contro l’Italia ha fatto alzare il livello di guardia di Roma, visto che più di mille nostri connazionali sono impiegati sia nella missione Unifil delle Nazioni Unite, sia nell’operazione bilaterale Mibil.

Quanto dichiarato da Hezbollah porta con sé diverse riflessioni.

Quella di politica globale rimanda alla preoccupazione di Stati Uniti e Occidente per la navigazione nel Mar Rosso con la conseguente ripercussione economica.

Quella in riferimento all’area mediorientale non può che essere vista come l’ennesimo incitamento all’odio delle popolazioni arabe-palestinesi contro il Vecchio Continente. Una rappresentazione manichea tra asse del Bene e asse del Male che inasprisce gli animi e aizza le folle.

L’avvertimento di Hezbollah contro l’Italia, poi, fa capire che il conflitto tra Israele e Hamas serve come fumo negli occhi per le popolazioni arabo-palestinesi, convinte che la causa palestinese sia prioritaria nell’agenda politica degli stati mediorientali.

La realtà dice, che la guerra tra lo Stato ebraico e il gruppo terroristico arabo-palestinese che controlla e opprime la Striscia di Gaza da 15 anni nasconde quella “ombra” tra tutto l’Occidente e l’Iran.

Urlare non serve. Perché chi non vuole ascoltare, non lo farà mai.

Ricordiamo solo che lo sfruttamento delle sofferenze degli arabo-palestinesi che abitano a Gaza parte dagli stati mediorientali, i cui interessi nulla hanno a che fare con gli interessi di chi vive nella Striscia.

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