La Germania è il primo paese europeo che condanna ufficialmente il movimento BDS e lo classifica come “razzista e antisemita”.
Il parlamento tedesco, infatti, ha approvato a larga maggioranza una mozione in cui è scritta l’interruzione dei finanziamenti pubblici e degli incentivi al Movimento di Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni contro Israele:
“La campagna di boicottaggio contro prodotti, artisti e beni culturali israeliani lanciata dal Bds ricorda in modo fatale il capitolo più terribile e scuro della storia tedesca, quando anche i nazisti incitarono la popolazione a non fare più la spesa nei negozi degli ebrei”.
Lo storico testo del Parlamento tedesco prosegue:
“Le argomentazioni e il linguaggio utilizzato dai militanti e simpatizzanti del movimento è molto simile a quello utilizzato a suo tempo dal regime nazista e discrimina l’intera comunità ebraica e i cittadini israeliani senza fare alcuna distinzione”.
La mozione è stata approvata quasi all’unanimità dai parlamentari dei partiti di governo (cristiano-democratici e socialdemocratici) e da quelli dell’opposizione (verdi e liberali): l’AfD ha chiesto la messa al bando del BDS, mentre i post-comunisti si sono astenuti.
La decisione tedesca è arrivata al termine di settimane molto intense per il paese riguardo Israele e gli ebrei. In Germania, infatti, nei giorni scorsi ha fatto molto discutere il rapporto “Antisemitism in Islamism”, pubblicato dall’Agenzia tedesca per la sicurezza interna (Bundesamt fuer Verfassungsschutz) e i dati dell’aumento dell’antisemitismo relativi all’anno 2018.
Una presa di pozione quella tedesca salutata con favore dal Ministro degli esteri ad interim di Israele, Yisrael Katz, secondo cui simili provvedimenti dovrebbero esser presi da altri parlamenti europei.