Il festival internazionale della cultura ebraica cambia nome per l’undicesima edizione. Si chiama “Ebraica” e prenderà il via domani sera a Roma con la Notte della Cabbala per terminare il 27 giugno prossimo.
L’edizione 2018 ha una caratteristica fondamentale: si apre e si chiude con due casi storici. Dal rapimento di Edgardo Mortara che verrà ricostruito dall’impareggiabile narratrice di noir Franca Leosini, con Davide Kertzer e Serena Di Nepi; alle gesta di Moretto, il pugile antifascista Pacifico Di Consiglio che non si piegò dopo le leggi razziali, a cui Antonello Capurso dedicherà uno spettacolo con la partecipazione di Ludovico Fremont e Micol Pavoncello.
La presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, introducendo il programma curato Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, ha affermato:
“La nostra dimensione essenziale è l’apertura in anni in cui si tende invece a chiusure. Aprirsi alla città, al Paese significa condividere e attivare canali di comunicazione, ovvero creare futuro”.
Tante le iniziative da non perdere. Dalla mostra “Donne straordinarie – 1948 nascita di una nazione” al Palazzo della Cultura all’appuntamento con il Trio Dmitrij per una “Jewish jazz story” con contaminazioni klezmer di Shostakovic e Leonard Bernstein, che segna segna l’inizio della collaborazione con l’Accademia di Santa Cecilia.
Ci sarà spazio anche per il grande cinema che vedrà la partecipazione del regista israeliano Shemi Zarhin con Alessandro D’Alatri e un laboratorio per bambini. Molta attesa per alcune lezioni legate al concetto di tempo con il Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni.
Anche quest’anno si attendono tante persone, molto interessate a immergersi alla scoperta della cultura ebraica.