Comune nel Torinese, morti della Shoah sovrastimate e avvenute per poca igiene

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Comune nel Torinese, morti della Shoah sovrastimate e avvenute per poca igiene

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La banalizzazione della Shoah sta irrompendo nelle sede istituzionali. Negli ultimi mesi, infatti, nelle stanze del potere italiano (più o meno grande) , esponenti politici hanno utilizzato impropriamente le immagini dei campi di sterminio, nonché fatto un uso scellerato di Anna Frank.

L’ultimo in ordine di tempo è l’episodio che ha visto protagonista il sito istituzionale di San Francesco al Campo, piccolo comune del Torinese, che ha riportato posizioni che negano la Shoah, facendo finire il sindaco Diego Coriasco al centro di numerose polemiche.

Nel Giorno della Memoria, il comunicato diffuso dall’amministrazione locale recitava che fossero le “tesi storiche tradizionaliste dominanti” a riportare le barbarie subite dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale e che le leggi atte a punire chi nega la Shoah, adottate da diversi Stati siano “una singolare eccezione alla libertà di parola e di stampa”.

Il testo considerava “sovrastimate” le milioni di morti nei campi di sterminio che, per lo più, sarebbe da imputare alle scarse dalle “condizioni igieniche” dei lager.

Come è facile immagine il sindaco e il comune torinese sono stati fatti salire sul banco degli imputati. Sindaco che ha respinto le accuse sostenendo che la vicenda sia frutto di una:

“Bieca speculazione politica, questa sì perpetrata sulle spalle di milioni di morti che noi volevamo solo omaggiare, come è giusto che sia”. 

Secondo Diego Coriasco alla base di quanto successo ci sarebbe un equivoco: 

“Bassamente strumentalizzato dall’opposizione, che bene conosce la posizione del sottoscritto e della giunta su certe tematiche così importanti”.

Coriasco, che occupa anche la posizione di comandante storico dei vigili del fuoco volontari di San Maurizio Canavese, si è lasciato sfuggire una parziale ammissione

“Effettivamente, soprattutto nelle ultime righe, rileggendolo con più attenzione, si presta ad alcune ambiguità ma che di certo non inneggia ad alcun negazionismo. Che senso avrebbe avuto allora creare un post ad hoc sul nostro sito per commemorare questa tragedia con tanto di fiori e foto alla stella di Davide? I passaggi sul problema revisionista volevano essere solo un rafforzativo alla problematica che ha colpito gli ebrei anche dopo la Shoah”.

Qualunque fossero le intenzioni del sindaco e della cittadina, ci permettiamo di ricordare che le morti nei lager nazisti non sono avvenute a causa delle condizioni igieniche non adeguate, ma perché alcuni uomini considerarono loro simili degni di finire la propria solo dentro una camera a gas.

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