Tel-Aviv: prima edizione della fiera della tecnologia di sorveglianza

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Mario Del MonteEditor
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Tel-Aviv: prima edizione della fiera della tecnologia di sorveglianza

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Telecamere nascoste e mini-droni sono solo alcuni dei gadget mostrati la scorsa settimana alla fiera della tecnologia di sorveglianza di Tel-Aviv, una piccola EXPO del curioso mondo dello spionaggio. La fiera fa parte di una più ampia iniziativa per la cooperazione fra industria civile e militare a cui hanno aderito una ventina di società israeliane, alcune delle quali fondate da ex funzionari dei servizi segreti, che hanno potuto così offrire al pubblico un assaggio dell’eccellenza nel campo della sicurezza che sempre più Stati decidono di importare per migliorare i propri eserciti, corpi di polizia e servizi di intelligence.

A presiedere la conferenza è stato Ron Kitrey, un ufficiale dell’esercito israeliano in pensione che ha accolto positivamente l’idea di vendere per la prima volta i prodotti in un contesto non top-secret. Naturalmente gli oggetti esibiti non sono il massimo della tecnologia a disposizione degli israeliani ma solo ciò che può essere riconvertito per l’uso civile.

A primo impatto l’evento sembrava una ordinaria fiera industriale, con i capannoni allineati uno accanto all’altro e i rappresentanti delle società fuori a distribuire gadget e opuscoli per incuriosire i visitatori. Grandissima ilarità ha generato l’inconveniente occorso a un rappresentante della Ametrine Technologies che, mentre presentava una tuta mimetica in grado di rendere invisibili i soldati ai sensori termici, si è sentito squillare il cellulare con la colonna sonora di James Bond.

L’agente segreto più famoso di sempre si sarebbe sentito sicuramente a casa nello stand della Pro4Tech, una compagnia che progetta mini-telecamere nascoste all’interno di oggetti comuni: irrigatori per prati, lattine di soda, penne, cravatte e tazze di caffè sono state trasformate dall’azienda israeliana in strumenti utilissimi per gli 007 di tutto il mondo. Il rappresentante della società, Dolev Amit, ha addirittura affermato che questi gadget vengono abitualmente comprati dalle “agenzie di tre lettere”, un chiaro riferimento alla CIA e alle altre agenzie di intelligence americane. Fra le altre straordinarie attrazioni ha attirato molta attenzione una Toyota Corolla trasformata dalla compagnia YTS in una macchina per operazioni di sorveglianza sotto copertura.

Durante la conferenza funzionari dell’esercito israeliano e dei servizi segreti si sono incontrati in stanze separate con le loro controparti in altri paesi. Erano presenti infatti molti addetti militari e ambasciatori di varie nazioni: tra questi un rappresentante dell’esercito giordano la cui partecipazione non è stata ben vista in patria. Sorridendo Kitrey ha dichiarato alla stampa che la fiera pullulava di agenti segreti in incognito interessati a raccogliere informazioni sulla tecnologia israeliana.

 

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