Il tempo e la storia

Ernesto Galli Della Loggia su Rai 3 affronta una storia poco conosciuta in Italia

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Umberto Perugia
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Storia

Il tempo e la storia

Ernesto Galli Della Loggia su Rai 3 affronta una storia poco conosciuta in Italia

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Umberto Perugia

mufti hitler

Non c’è niente da fare,la storia testimoniata e documentata vale più di mille ideologie, è un macigno che rotola e schiaccia qualsiasi demagogia,qualsiasi falso mito trovi sul suo percorso. Poi si potrà discutere di reazione sproporzionata, di check point,di libertà di movimento,ma intanto la storia parla chiaro, identifica il passato e ci chiarisce le idee sul presente; la verità storica è andata in onda  su Rai 3 giovedì 10 Dicembre , purtroppo all’ora di pranzo,  nel documentario “Il tempo e la storia-nazisti in fuga”,finalmente uno squarcio di verità nel buio della disinformazione sul Medio Oriente, una lezione di storia che andrebbe prescritta come terapia obbligatoria a tutti i revisionisti e ai detrattori dello Stato ebraico.

Con l’aiuto di Ernesto Galli Della Loggia,presente in studio, è stato chiarito e circostanziato il rapporto tra il nazismo e il Gran Mufti di Gerusalemme, cosa nota e citata recentemente da Netanyahu destando reazioni scandalizzate per aver collegato tale rapporto al progetto hitleriano della soluzione finale, l’altrettanto nota partecipazione degli arabi alle campagne naziste in Nord Africa e Medio Oriente nelle quali venne, dove possibile, replicato il genocidio già in corso in Europa, ed infine anche il fatto che dopo la guerra molti nazisti in fuga,passando attraverso l’Italia grazie alla generosa protezione di ambienti vaticani,arrivarono in Siria e in Egitto e lì misero la loro esperienza al servizio delle Intelligence governative e della propaganda antisemita,materia di cui erano specialisti e per la quale trovarono terreno fertile.

In questo modo i nazisti fuggiti dall’Europa ,con i forni crematori ancora fumanti,parteciparono alla guerra contro Israele del 1948 a fianco degli eserciti arabi che avrebbero voluto buttare gli ebrei a mare.

Sappiamo come finì, gli ebrei non annegarono, gli eserciti arabi furono sconfitti e i volenterosi nazisti tornarono nell’ombra o si unirono ai tanti che trovarono ospitalità oltre oceano nel Sud America. Poi la continuazione della guerra in una nuova forma, con l’idea di Nasser di utilizzare gli arabi fuoriusciti dalla Palestina, con la promessa di rientrare presto in una terra “judenrein”, per creare il mito del popolo profugo palestinese (un best seller mondiale, aggiungo io).

Questa è molto sinteticamente la storia narrata nel documentario che consiglio di vedere per intero se è ancora disponibile sul sito della Rai. Tra poco più di un mese sarà il 27 Gennaio, giorno della Memoria; sarebbe finalmente ora di dire che la memoria non può fermarsi all’apertura dei cancelli di Auschwitz se i germi dell’antisemitismo hanno trovato un altro terreno di coltura e ancora si manifestano travestiti da anti-sionismo.

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