Il latte “senza latte”: l’alternativa per i bambini allergici

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Giulia Nocentini
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Scienza

Il latte “senza latte”: l’alternativa per i bambini allergici

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Giulia Nocentini

Quanto spesso diamo per scontato che ogni piccolo nuovo nato avrà diritto a iniziare la sua vita alimentare con l’incredibile mix di sostanze nutrienti contenute nel latte della sua mamma?
Purtroppo si tratta di un’evenienza affatto ovvia, che viene a mancare ogni volta che per i motivi più disparati l’allattamento al seno è impossibile.

Per risolvere il problema sono stati inventati e commercializzati negli anni infinite varietà di latti artificiali: i primi, a base di latte vaccino, si sono subito dimostrati poco adatti per molti lattanti, nei quali l’allergia ad alcune componenti del latte di mucca (non per caso assenti o differenti nel latte umano) ne ha reso impossibile l’utilizzo; sono quindi nati i latti a base di soia e quelli così detti “idrolizzati spinti”, costituiti solo da piccole particelle delle normali componenti del latte: pur essendo entrambe buone alternative per i neonati con un’allergia alle proteine del latte vaccino, hanno purtroppo un pessimo sapore; e i lattanti conoscono un sistema infallibile per manifestare il loro disappunto nei confronti di un biberon poco gradito: lo sputano.

E’ di fronte a questo vicolo cieco che l’israeliano Uriel Kesler, a seguito dell’esperienza personale vissuta con la propria nipotina allergica ai latti artificiali, ha iniziato a pensare ad una alternativa da studiare e immettere sul mercato: insieme a Hamutal Yitzhak, co-proprietario della Heart Baby Food, ha studiato presso il Technion-Israel Institute of Technology una nuova tipologia di latte totalmente vegetale, a base di mandorle e altri derivati di piante ancora “segrete”, in fase di sperimentazione.

I risultati fino ad ora ottenuti sono molto incoraggianti e la lista degli ingredienti verrà ovviamente resa nota al momento della commercializzazione del prodotto.
Resta da vedere se i due creatori della formula riusciranno nel loro intento, come dichiarato: “Vogliamo trovare una soluzione e risolvere finalmente il problema dei bambini allergici al latte.”

Ci auguriamo che questo progetto possa davvero realizzarsi, per la gioia dei piccoli ma anche dei loro genitori, che potranno finalmente smettere di litigare col biberon.

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