Una azienda israeliana ha avviato un progetto pilota per aiutare i villaggi rurali palestinesi della West Bank a creare energia pulita senza spendere un soldo. Si tratta di HomeBioGas, un generatore in grado di digerire tutti i rifiuti organici – compreso il letame – e di trasformarli in metano, che a sua volta diventerà la fonte di energia pulita per alimentare elettricità per cucinare e illuminare le strutture spesso fatiscenti nelle quali vivono.

Come è noto, l’Autorità Nazionale Palestinese non si occupa affatto dello sviluppo dei villaggi e delle cittadine palestinesi e preferisce lasciare la popolazione allo sbando pur di continuare a far vivere i propri funzionari nello sfarzo e a finanziare i terroristi palestinesi. Per questo è nato il progetto nel quale cooperano esperti israeliani e palestinesi che installano i digeritori anaerobi gratuitamente nelle case di contadini e beduini; le famiglie nomadi o che per necessità cambiano residenza possono portare con sé il generatore, pensato apposta per essere facilmente smontabile e trasportabile.

Per ora sono stati istallati 40 apparecchi nel villaggio palestinese di Al-Awja nella valle del Giorndano, che si trova in piena area A degli accordi di Oslo, cioè nella zona controllata e gestita in toto dall’Autorità Palestinese. Il progetto è stato in parte finanziato dall’Unione Europea e gestito dal Peres Center for Peace (organizzazione fondata dall’ex Presidente israeliano Shimon Peres) per quanto riguarda la cooperazione fra volontari israeliani e palestinesi. Altri generatori sono stati istallati invece presso le abitazioni dei beduini in Israele.

Amare i palestinesi e odiare Israele son due cose ben distinte. I primi saranno contenti per questa notizia e la diffonderanno, i secondi la ignoreranno.