Hamas e Bitcoin, la criptovaluta con cui si finanzia il terrorismo palestinese

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David Spagnoletto
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Hamas e Bitcoin, la criptovaluta con cui si finanzia il terrorismo palestinese

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David Spagnoletto

Hamas è un’organizzazione terroristica che gestisce la Striscia di Gaza. E per farlo deve spendere tanti soldi, così come per attaccare Israele con missili costosi.

La credenza secondo cui i palestinesi combattono con le sole pietre lo Stato ebraico è stata finalmente riposta nel cassetto da qualche anno. La moda adesso è quella di contare le morti israeliane e di conseguenze l’efficacia dei razzi sparati da Hamas.

Razzi che hanno causato diversi morti e tantissimi danni a Israele, il cui merito è quello di innalzare sempre di più la difesa. Se così non facesse, lo Stato ebraico annovererebbe una quantità spropositata di morti.

Sfatato il primo tabu (molto facile farlo tra l’altro), passiamo a un altro: i presunti mezzi esegui con cui Hamas combatte la sua battaglia per distruggere Israele.

Hamas è sostenuto da varie organizzazioni e da diversi paesi, fra cui Iran e Qatar. Pensare che sia solo nella guerra contro lo Stato ebraico è quantomai ingenuo o fazioso. Così come lo è ritenere Hamas un’organizzazione (scusate il gioco di parole) non organizzata.

Chi decide le strategie di Hamas non sono esclusivamente persone che abbracciano un fucile o lanciano un missile. Sono personaggi che conoscono molto bene la tecnologia e il modo per trarne vantaggi e profitti.

Una prova di questo è il fatto che il gruppo terroristico che governa Gaza sta rimpinguando le proprie casse attraverso i bitcoin, la cryptovalute su cui le maglie dei controlli non sono sempre strette.

Già nel 2018, la call to action video delle Brigate Izz Al-Din Al-Qassam con cui si invitavano le persone a contribuire alla loro lotta, Hamas aveva intrapreso la strada delle cryptovalute.

Secondo le ultime stime, solo nel periodo di maggio, l’organizzazione terroristica sarebbe stata finanziata per una cifra attorno ai 73.000 dollari in bitcoin. Cifra che secondo alcuni operatori sarebbe molto più alta.

Da notare il mese di riferimento: maggio, quando imperversava l’attacco di Hamas contro Israele.

Un caso? Difficile rispondere. Ciò che si sa con certezza è che Hamas riceve finanziamenti anche attraverso bitcoin, mostrando una capacità tecnologica che molti vogliono nascondere.

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