Fifa, indagine sul presidente palestinese Rajoub per incitamento al terrorismo

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La Fifa sta indagando su Jibril Rajoub, presidente della federazione calcistica palestinese. Sul tavolo del massimo organo calcistico mondiale sono arrivati documenti che sembrano non lasciar dubbio sulla condotta dell’esponente palestinese, accusato di incitamento al terrorismo e di comportamenti contro Israele.

A far scattare le indagini è stata una segnalazione del Palestinian Media Watch (PMW), un’organizzazione che monitora gli incitamenti palestinesi al terrorismo e all’antisemitismo.

Segnalazione che però è tutt’altro che nuova, è infatti datata maggio 2017 e solamente nel gennaio scorso la Fifa ha reso noto di aver aperto un’inchiesta su Jibril Rajoub, che aveva già sospeso per un anno nell’agosto 2018per aver attaccato Lionel Messi in occasione della gara premondiale – poi annullata – tra Argentina e Israele, che si sarebbe dovuta disputare a Gerusalemme.

Proprio all’inizio dell’anno, Martin Nagoga, capo della commissione etica, ha inviato inviato una lettera a Rajoub per notificargli l’apertura di un procedimento disciplinare nei suoi confronti:

“Dopo aver raccolto prove determinanti sulla base di un documento fornito dalla Palestinian Media Watch… si sono riscontrate immediatamente delle violazioni al codice etico della FIFA”.

La Fifa ha dichiarato di aver accolto le accuse di Palestinian Media Watch, secondo cui Jibril Rajoub si è macchiato di comportamenti che hanno promosso e glorificato il terrorismo, nonché:

“di incitamento all’odio e alla violenza, di dichiarazioni razziste e della proibizione dell’utilizzo della formula secondo cui il calcio sarebbe un ponte per la pace tra palestinesi e israeliani”.

La Federazione calcistica internazionale, inoltre, si è detta convinta che Jibril Rajoub abbia strumentalizzato il calcio per fare propaganda politica e l’ha invitato a presentarsi a un incontro dove avrà la possibilità di difendersi dalla accuse.

Nella lettera sopra citata è stato ricordato a Rajoub che ha “l’obbligo di assistere e cooperare sinceramente, pienamente e in buona fede con la commissione etica”.

Da gennaio scorso la Fifa è in attesa di un riscontro di Rajoub, il cui silenzio è arrivato a sei mesi…

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