Accuse di antisemitismo, si dimette la direttrice di Documenta

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Accuse di antisemitismo, si dimette la direttrice di Documenta

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Dopo le polemiche scaturite dall’esposizione dell’opera antisemita del collettivo indonesiano Taring Padi, si è dimessa Sabina Schormann, direttrice di Documenta, una delle manifestazioni internazionali di arte contemporanea più importanti al mondo, che si svolge ogni cinque anni nella città tedesca di Kassel.

A nulla è valsa, infatti, la rimozione di People’s Justice, l’enorme striscione di tela di 9 metri per 12 dal in cui apparivano un maiale con in testa un elmo militare con la scritta Mossad (servizio segreto israeliano) e un fazzoletto rosso con il maghen David (stella di David) al collo, un ebreo ortodosso con tanto di zanne e il logo delle SS sul cappello.

Il board di Documenta, composto tra gli altri dal ministro per l’Arte dell’Assia, Angela Dorn, e dal sindaco di Kassel, Christian Geselle, ha fatto sapere che:

“La presentazione dello striscione Giustizia del popolo del gruppo artistico Taring Padi con le sue immagini antisemite ha chiaramente oltrepassato i limiti danneggiando Documenta in modo significativo”.

Anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, che a giugno aveva aperto la rassegna all’inizio, ha definito “sconsiderato” l’approccio di alcuni artisti nei confronti dello Stato d’Israele.

Un approccio che non è nuovo per chi ha seguito la vicenda. È già da inizio anno, infatti, che Documenta era finita al centro delle proteste dopo l’annuncio che diversi artisti legati al movimento BDS avrebbe partecipato alla rassegna.

Motivo che aveva spinto il responsabile del Centro Anna Frank, Meron Mendel, a rassegnare le dimissioni dal ruolo di consulente di Documenta e l’artista Hito Steyerl a ritirare le sue opere. 

A placare le polemiche non aveva certo aiutato il post Instagram scritto dal collettivo Taring Padi, avvenuto tra la copertura con un drappo nero dell’opera e la sua successiva rimozione:

“In segno di rispetto e con grande rammarico, copriamo il lavoro che è ritenuto offensivo in questo particolare contesto in Germania”.

Accumunare il Mossad a un maiale e un ebreo ortodosso alle SS naziste non offendono solo il contesto tedesco, ma tutti i contesti di tutti i paesi del mondo.

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