Terrorismo in Campania, scoperta rete neonazista

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Terrorismo in Campania, scoperta rete neonazista

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Appartenenza all’Ordine di Hagal e associazione con finalità di terrorismo di matrice neonazista, suprematista e negazionista

Sono le accuse rivolte a quattro persone finite in carcere in un’operazione della polizia di Napoli, che ha interessato il capoluogo campano, Avellino e Caserta.

Secondo le indagini, gli uomini arrestati avevano “contatti frequenti” con gruppi ucraini ultranazionalisti, fra cui il Battaglione Azov, Pravi Sector e Centuria, “in vista di possibili reclutamenti nelle fila dei citati gruppi combattenti”.

A tal proposito, uno dei dieci indagati risulta essere irreperibile e si troverebbe al momento in Ucraina, impegnato nella guerra contro la Russia.

Indagati che secondo gli investigatori erano impegnati in una “costante attività di addestramento paramilitare” e frequentavano “all’estero corsi di addestramento al combattimento corpo a corpo e con armi da fuoco, sia corte che lunghe”.

Nelle intercettazioni, uno degli arrestati inneggiava al “potere bianco” e parlava dell’idea di organizzare un attacco contro la caserma dei carabinieri di Marigliano, in provincia di Napoli:

“Io farei una strage come l’ha fatta quello in Nuova Zelanda, ma non andrei dai neri, andrei alla caserma a Marigliano”.

E ancora, riferendosi a Brenton Tarrant, l’australiano autore degli attentati del 2019 in Nuova Zelanda:

“Come Tarrant…tututututu. Nella caserma di Marigliano. Boom boom, li uccidevo tutti quanti”.

Un particolare da non sottovalutare è il fatto che tra gli indagati ci sia anche un cittadino ucraino legato all’estrema destra che risulta rientrato in patria che, sempre secondo l’accisa, aveva espresso la volontà di compiere un attentato contro un centro commerciale della zona nolana.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha affermato che l’operazione:

“È un campanello di allarme di come il seme dell’odio si diffonde anche in contesti che non avremmo mai immaginato”.

Che nel linguaggio istituzionale significa: aumentiamo l’attenzione perché i pericoli sono tanti e potrebbero arrivare anche da contesti che non avremmo mai pensato.

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