Shoah, inaugurato il monumento alla memoria al porto della Spezia

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Shoah, inaugurato il monumento alla memoria al porto della Spezia

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È stato inaugurato il monumento alla memoria “Sulle ali della libertà” al molo Pagliari, al porto di La Spezia. Un punto storico che in Israele chiamano la “porta di Sion”, perché da qui dopo la guerra partirono navi cariche di ebrei che cercavano una vita migliore nel futuro Stato ebraico: nel 1946 salparono la Fede e la Fenice e nel 1947 salpò la storica nave Exodus.

Alla cerimonia era presente una delegazione di Israele e della viceambasciatrice in Italia, oltre al rabbino capo di Genova, Giuseppe Momigliano, il sindaco Pierluigi Peracchini e i discendenti dei protagonisti di quegli eventi, i nipoti del leggendario comandante Yehuda Arazi e di Ada Sereni, a cui è stata dedicata la piazza all’inizio del molo.

Il Rabbino Capo di Genova e Segretario dell’Assemblea dei Rabbini d’Italia, Giuseppe Momigliano, ha affermato:

 “Vogliamo che non si cancelli la memoria, il ricordo delle sofferenze subite dal popolo ebraico, ma vogliamo anche dare un messaggio di speranza. Da qui tante persone sono tornate alla vita”.

Carico di commozione l’intervento della vice ambasciatrice d’Israele in Italia che, alla presenza di molti israeliani arrivati in città per l’inaugurazione, ha ringraziato gli abitanti di La Spezia per il loro coraggio: “È solo grazie a voi se noi oggi abbiamo potuto essere qui”.

Il primo cittadino di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ha ripercorso le tappe della tragica storia della Shoah:

“Questo è un giorno molto bello anche se ci fa tornare indietro nel tempo alle cattiverie indicibili che il mondo è riuscito a fare, però è una lezione durissima ma molto bella, perché la nostra popolazione, pur in momenti di grande difficoltà, ha saputo dare un aiuto concreto a tante persone, 1014 sono partite da qui alla volta della Terra Promessa. Il nostro quindi vuole essere un messaggio di speranza, del bene che vince sul male. Oggi noi vogliamo ricordare e vogliamo che questo ricordo resti come testimonianza, in primo luogo per i giovani, di tutto il mondo. Oggi da qui vogliamo mandare un messaggio di fratellanza che arrivi al mondo intero”.

Il porto di La Spezia è la prova che se in quei tragici anni si volevano aiutare gli ebrei, qualcosa in più si poteva fare. È un simbolo della rinascita dopo le sofferenze subite dagli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

 

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