Morto Renzo Gattegna, figura simbolo dell’ebraismo italiano

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Morto Renzo Gattegna, figura simbolo dell’ebraismo italiano

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È scomparso all’età di 81 anni Renzo Gattegna, una delle figure più importanti dell’ebraismo italiano. L’ex presidente dell’Unione della Comunità Ebraiche Italiane, è stato ricordato come un galantuomo, un personaggio equilibrato, dotato di una grande fermezza, che si è sempre prodigato per le istituzioni ebraiche italiane.

A stupire, non solo tanto le parole d’elogio, tipiche per situazioni simili, ma l’utilizzo comune  dei termini sopra citati per descrivere la sua figura

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio di cordoglio alla famiglia, sottolineando “l’impegno profuso con intelligenza, garbo ed equilibrio durante i lunghi anni vissuti alla guida dell’Ucei”.

Il premier Giuseppe Conte ha messo in risalto:

“La sua autorevole guida, sempre improntata al dialogo e al confronto, è stata un faro non solo per l’ebraismo italiano ma per tutta la nostra società”.

Renzo Gattegna è stato un avvocato civilista, che ha subito sulla sua pelle le atrocità delle leggi razziali, che lo portarono a nascondersi dalla malvagità nazista.

Nella sua carriera nelle istituzioni ebraiche, si ricorda il suo impegno nell’accoglienza degli ebrei libici cacciati da Gheddafi dopo la guerra dei sei giorni e quello profuso nel volontario. E come ricordato, la sua capacità di guidare l’ebraismo dal 2006 al 2016 come presidente dell’Ucei.

Ucei, la cui presidente Noemi Di Segni ha voluto ricordare così Renzo Gattegna:

“Appena poche ore e ci sentiamo soli e frastornati cercando di mettere assieme infiniti ricordi e momenti che hanno visto Renzo sempre presente con garbo, saggezza, eleganza, interesse all’altrui pensiero, desideroso di affermare verità e giustizia. Che il suo ricordo sia di benedizione come è stato il suo fare costante e infinito”.

Parole piene di ammirazione quelle usate dal Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni:

“Renzo Gattegna nel corso della sua vita è stato capace di affiancare una prestigiosa attività professionale di avvocato con un impegno costante nelle organizzazioni ebraiche, iniziato con i gruppi giovanili e proseguito con i consigli comunitari e dell’Unione delle comunità di cui è diventato presidente la sua attività si è caratterizzata per la dedizione costante e per uno stile pacato ma deciso e mai rinunciatario, cercando sempre di mettere d’accordo le diversità e costruire insieme, guidato da una forte fede nei valori e nelle istituzioni che amministrava e rappresentava”.

Sulla stessa lunghezza d’onda la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello:

“Si è sempre speso per difendere la causa ebraica e d’Israele -era un galantuomo. Una guida sempre contraddistinta da un forte senso di appartenenza e grande generosità. Figura istituzionalmente riconosciuta, ha reso l’ebraismo italiano interlocutore per l’intera società civile. Se ne va un altro uomo di grande spessore, lasciando un vuoto in tutti noi. In questo momento difficile esprimo la mia vicinanza alla moglie e ai figli. Il ricordo di Renzo e i suoi insegnamenti rimarranno per sempre impressi nei nostri cuori”.

Renzo Gattegna lascia la moglie, ebrea nata in Romania, e due figli. La sua scomparsa lascia, anche, un vuoto immenso nell’ebraismo italiano.

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