Progetto fascista per colpire la magistratura, due gli arresti

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Progetto fascista per colpire la magistratura, due gli arresti

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Gli agenti della Direzione Investigativa Antimafia di Caltanisetta hanno scoperto un piano fascista per colpire la magistratura, che hanno portato agli arresti dell’avvocato Stefano Menicacci e di Romeo Domenico, cui sono stati concessi gli arresti domiciliari.

L’accusa è di aver fornito false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage.

Come si è arrivato a loro?

Gli inquirenti stavano indagando sulle stragi mafiose del 1992 e in particolare sulla presenza in Sicilia di Stefano Delle Chiaie, leader di Avanguardia Nazionale, nel periodo di tempo in cui sono stati uccisi i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Una fase estremamente delicata per l’Italia, che di lì a poco portò alla caduta della cosiddetta Prima Repubblica. La Democrazia Cristiana, il Partico Comunista Italiano, il Partito Socialista Italiano, il Movimento Sociale (etc.) sarebbero divenuti presto storia.

Un cambiamento radicale per il nostro paese, che sta interessando i magistrati anche (o soprattutto) a più di 30 anni di distanza. Magistrati che nel corso delle indagini sono arrivati a Menicacci e Romeo Domenico.

Dalle intercettazioni telefoniche è emerso che il progetto era:

“Ispirato dalla ideologia fascista per la costituzione di un ‘Osservatorio’ delle attività della magistratura, del quale farebbero parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati non graditi: progetto che, secondo gli interlocutori, è già stato adottato”.

Dopo i due arresti, sono state eseguite anche delle perquisizioni nelle abitazioni:

“Di Adriano Tilgher, esponente di spicco della disciolta organizzazione Avanguardia Nazionale (condannato nel 1981 per riorganizzazione del partito fascista), dell’avvocato Saverio Ingraffia e di Francesco Scala (docente universitario)”.

La procura di Caltanissetta ha spiegato in una nota:

“Le due vicende non sono collegate, se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio. Il progetto prevede anche l’intento di ricevere l’avallo di altissimi livelli del Potere esecutivo e di altri; avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto. Si precisa sin d’ora, però, che nessun esponente delle istituzioni, è sottoposto ad indagini”.

Piano fascista e Avanguardia Nazionale, sembrano gli Anni 70 del ‘900 e invece…

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