Mattarella nomina Sami Modiano Cavaliere di Gran Croce, insultato sul web

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Mattarella nomina Sami Modiano Cavaliere di Gran Croce, insultato sul web

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Sergio Mattarella conosce il dolore e lo strazio di una perdita vicina. Fu lui infatti che in quel tragico 6 gennaio 1980 si trovò tra le braccia il corpo del fratello Piersanti, presidente della regione Sicilia ucciso appena ucciso da un sicario.

Un’esperienza che ha segnato la sua vita. Un’esperienza vissuta in prima persona, che il presidente della Repubblica non potrà mai scollarsi di dosso. Forse anche per questo, il Capo dello Stato ha sempre mostrano enorme vicinanza nei confronti di chi nella vita ha subito atroci sofferenze.

Come Sami Modiano, sopravvissuto all’inferno di Auschwitz, appena nominato da Mattarella Cavaliere di Gran Croce.

Una nomina che all’inquilino del Colle è costata una pioggia di insulti sul web. Addirittura c’è chi ha scritto: “Mattarella a quando la tua scomparsa?”. Chi invece ha fatto leva sull’antisemtismo più becero:

“La ministra Castelli straparla sui ristoratori e questi pensano a Modiano e ste caxxate eh eh eh ma che è una marca di carte da gioco eh, già giudei speculano sempre”.

La verità è che non ci meritiamo un Presidente così rispettoso delle istituzioni, che durante la pandemia ha mostrato, ancora una volta, tutta la sua umanità, nel corso del fuorionda in cui rivendicava l’impossibilità di tagliarsi i capelli.

Perché Sergio Mattarella non ha beneficiato della sua posizione per aggirare le disposizioni governative e andare dal barbiere, mostrandosi come uno dei tanti cittadini italiani alle prese con un problema collaterale al lockdown.

Un piccolo particolare di enorme significato, in un paese dove pochi sembrano avere più diritti di molti.

Forse l’italiano medio non è abituato a personalità di questo calibro. È abituato a chi insulta la Repubblica, ma se ne sta comodamente seduto in Parlamento a prenderne tutti gli agi.

Siamo abituati a non ascoltare le parole di chi ha sofferto, come Sami Modiano, che una volta disse:

“Quando mi chiedono, lei è un sopravvissuto? Rispondo di sì, ma in realtà sono ancora lì ad Auschwitz-Birkenau, non sono mai uscito di lì. Ero un ragazzo, come posso dimenticare quello che ho visto?”

Parole che dovrebbe essere chiare e invece…

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