Terremoto in Italia, una squadra di specialisti israeliani sta aiutando i sopravvissuti

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David Spagnoletto
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Terremoto in Italia, una squadra di specialisti israeliani sta aiutando i sopravvissuti

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Israele al fianco dell’Italia dopo il terremoto che ha sconvolto il centro del paese il 24 agosto scorso. IsraAID, l’organizzazione israeliana di aiuti internazionali, è stata la prima ad arrivare nelle località colpite dal sisma con specialisti di traumi che stanno dando aiuto psicologico ai sopravvissuti e ai familiari delle vittime. Non solo ricostruzione fisica delle città, ma anche sostegno psicologico alle persone che hanno perso un proprio caro. La prima a essere reclutata per questo team di specialisti è stata Silvana Winer, nata a Roma ed emigrata in Israele all’età di 20 anni, lingua madre italiana e profonda conoscitrice della cultura del nostro paese.

“Sono qui per aiutare in qualsiasi modo posso” ha detto Winer profondamente commossa per essere tornata in Italia in questo momento così difficile. Ad Amatrice, Winer opera in stretto coordinamento con la Croce Rossa locale e il medico personale dei Carabinieri italiani.

Il suo ruolo è quello di lavorare fianco a fianco alle squadre di soccorso e aiutare le famiglie per identificare i corpi dei propri cari intrappolati sotto le macerie. Ruolo molto difficile per cui occorrono grande umanità e sensibilità.

“Sono molto in sintonia con la lunga storia di terremoti in questa regione essendo cresciuta in Italia. È sempre doloroso vedere tale distruzione, bei villaggi nel caos e comunità fatte a pezzi”, ha sottolineato Winer che sta guidando le famiglie nel ricordare i dettagli più specifici che aiuteranno l’identificazione del corpo, evitando un’eccessiva esposizione per non sconvolgere ancora di più il congiunto. Winer cerca le persone più traumatizzate dalla perdita, aiutandole a “tornare alla realtà” attraverso il Post Traumatic Stress Disorder (PTSD – disturbo post traumatico da stress.

Il team di IsraAID assiste le famiglie durante tutto il processo di identificazione dei corpi e nelle decisioni circa le modalità di sepoltura e per tutto ciò che riguarda il funerale. Un lavoro complesso e molto impegnativo, perché la ricostruzione delle città distrutte comincia dalla ricostruzione anche psicologica dei suoi abitanti.

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