La politica europea verso l’Iran: stupida e masochista

Neanche gli attentati iraniani sul suolo europeo bastano a cambiare l’appoggio dell’Unione Europea agli ayatollah

Ugo Volli
Ugo Volli
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Terrorismo

La politica europea verso l’Iran: stupida e masochista

Neanche gli attentati iraniani sul suolo europeo bastano a cambiare l’appoggio dell’Unione Europea agli ayatollah

Terrorismo
Ugo Volli
Ugo Volli

UE e Iran. Il cretino, secondo una vecchia battuta, è colui che danneggia gli altri senza neanche procurare un vantaggio a se stesso. Il masochista è che si danneggia da solo, per sua iniziativa, senza che questo assicuri agli altri un vantaggio (se lo facesse per gli altri, sarebbe un altruista). Dopo questa premessa sulle forme di stupidità, penso di essere autorizzato ad affermare che l’Unione Europea ha lo sgradevole primato di una politica insieme cretina e masochista – potremmo dire ideologica, perché spesso l’ideologia è un modo dio farsi inutilmente del male sostituendo alla realtà i propri sogni.

Vediamo l’ultimo esempio, naturalmente ignorato dai media. La Danimarca, che è un posato paese nordico, non un demagogico propagandista “islamofobo”, ha fatto sapere di aver richiamato il proprio ambasciatore a Teheran e di aver arrestato un cittadino iraniano, perché aveva avuto le prove che l’Iran preparava un attentato sul suo territorio contro i sui stessi emigrati. Sembra che nello smascheramento dell’attentato ci sia stata una collaborazione delle autorità danesi col Mossad. La Danimarca ha anche chiesto la solidarietà europea e ha ottenuto uno scarno comunicato.

Non è la prima volta. Un mese fa era stato sventato un attentato organizzato dall’Iran in Francia a Villepinte, poco lontano da Parigi, per colpire un raduno di oppositori della Repubblica islamica, in seguito a cui era stato emesso un il congelamento per sei mesi dei beni in Francia di due cittadini iraniani e del ministero per la Sicurezza e l’Intelligence di Teheran. Nell’attentato era coinvolta una rete molto importante. Ci sono stati due arresti in Belgio ai danni di una coppia di iraniani forniti di esplosivi e detonatori, è stato coinvolto un diplomatico iraniano a Vienna e uno in Germania. L’Iran del resto non è nuovo al terrorismo, alcuni dei suoi massimi dirigenti sono stati indagati dalla giustizia argentina come responsabili dell’attentato che fece un centinaio di vittime vent’anni fa, e che fu poi coperto con una trattativa a livello presidenziale. L’Iran direttamente o attraverso le sue marionette di Hezbollah è stato coinvolto in attentati contro cittadini israeliani in Bulgaria, Cipro, Thailandia, India. Non parliamo qui di quel che avviene in Medio Oriente e in particolare in Israele e ai suoi confini. Basta dire che chi comanda le operazioni terroristiche di Hamas e Hezbollah, della Jihad Islamica e degli Houti è proprio l’Iran. Questo è quel che si sa dai giornali. Possiamo immaginare che, come sempre in questi casi, ci siano molte azioni coperte e molti tentativi di attentati che sono tenuti segreti per non bruciare le fonti.

Il fatto chiaro è che l’Iran non rispetta la sovranità nazionale, si riserva di usare l’Europa come obiettivo terroristico, usa la propria struttura diplomatica come rete logistica di appoggio per le proprie azioni illegali. Chiunque si trovi sulla sua strada in qualunque paese deve temere di essere vittima di un atto criminale. A differenza degli attacchi targati Isis, ma di solito frutto di gruppi islamisti debolmente collegati, qui c’è un coordinamento preciso, un comando militare che usa i canali di stato per organizzare il terrorismo.

E l’Europa come reagisce? Continua la sua politica di protezione dell’Iran, il suo tentativo di aggirare le sanzioni americane, che entrano da questi giorni nella seconda fase più dura. Qualche esempio:

‘Deploriamo profondamente il ripristino delle sanzioni contro l’Iran da parte degli Stati Uniti, in seguito al ritiro di questi ultimi dal Piano congiunto d’azione globale (Jcpoa)’: lo hanno dichiarato in una nota i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Regno Uniti, insieme all’alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini. “

Nell’ambito dell’assemblea Onu la PESC Mogherini ha incontrato la leadership Iraniana ed assieme hanno concordato la creazione di SPV, Special Purpose Vehicle , per regolare i pagamenti con l’Iran, a cui parteciperebbe la UE (Francia e Germania in testa) con Cina e Russia e che non ha nessun contatto con l’economia ed il sistema finanziario USA, diventando quindi non sottoponibile a ritorsioni.” (fonte originale qui)

Qui è il video di Mogherini che annuncia l’iniziativa pro-Iran e anti-America. C’è il piccolo dettaglio che l’Europa non è in grado di mantenere questi impegni, perché gli Usa sono l’economia più importante del mondo e nessuna impresa oserebbe escludersi da quel mercato per avere l’Iran come cliente e compiacere Mogherini. L’Unione Europea è masochista, fa solo danno alla sua credibilità e mostra ai suoi nemici che possono colpirla impunemente, ma le grandi imprese ragionano in maniera diversa.

Israele cerca di spiegare all’Europa come questa politica va contro i suoi stessi interessi: “ ‘L’Iran è la minaccia più pericolosa per la civiltà occidentale, molto più dello Stato Islamico e di qualsiasi altro gruppo terrorista islamico’. A lanciare il monito all’Europa è stato pochi giorni fa il Premier israeliano,Benjamin Netanyahu, a margine di un forum tenutosi in Bulgaria.” E poi: “Questo non è solo un incontro di amici, ma serve, naturalmente, per rafforzare i rapporti con ciascuno di questi paesi. Ma è anche un blocco di paesi con cui voglio cercare di cambiare l’atteggiamento ipocrita e ostile dell’Unione europea“.

Non è probabile che a Bibi riesca anche questo miracolo politico. Ma forse a licenziare Mogherini e le sue politiche masochiste ci penseranno gli elettori europei, fra qualche mese.

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