Grecia, il Mossad sventa un attentato dell’Iran ad Atene

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Centro ebraico di Atene, ritenuto dalle autorità uno degli obiettivi di un attacco terroristico iraniano.

Il Mossad ha aiutato la Grecia a smantellare una rete terroristica iraniana, che operava nel paese e aveva collegamenti internazionali.

A comunicarlo è stato lo stesso servizio segreto d’Israele, che ha lavorato con la polizia greca, la quale ha arrestato due pachistani, di 27 e 29 anni, di origine iraniana che volevano colpire obiettivi israeliani ed ebraici ad Atene.

Obiettivi che secondo le indagini erano colpire la sinagoga della città, che funge anche da ristorante, e rapire uomini d’affari israeliani. 

Il quotidiano greco Kathimerini ha scritto che i due terroristi avevano in programma di compiere l’attentato al tempio ebraico della capitale, utilizzando una bombola di gas esplosivo, dopo non esser riusciti ad acquisire arma da fuoco.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha elogiato i servizi di intelligence israeliani dopo l’arresto dei due terroristi pachistani, guidati dall’Iran:

“L’arresto dei terroristi che pianificavano di compiere attacchi terroristici ad Atene è un’ulteriore prova della bravura dell’intelligence israeliana e dell’importanza della cooperazione internazionale nella lotta al terrorismo e i suoi autori”.

Fissiamo alcuni punti, che riteniamo di estrema importanza.

L’Iran ha l’obiettivo di colpire Israele ed ebrei in giro per il mondo. Solo negli ultimi mesi, i paesi dove il Mossad ha aiutato le agenzie di sicurezza locali a sventare la minaccia sono Turchia e Gran Bretagna.

Per raggiungere gli scopi prefissati, Teheran ha deciso di avvalersi di manovalanza anche straniera e dedita alla criminalità comune.

L’Iran ha una rete internazionale organizzata che conosce perfettamente i personaggi da attaccare. E questo significa che dietro c’è una fitta attività di analisi, atta a scovare gli uomini d’affari israeliani che operano nei diversi paesi.

Il messaggio è chiaro: “non dovete essere tranquilli da nessuna parte”.

Altrettanto chiaro è il messaggio quando si vuole colpire una sinagoga: attaccare uno dei centri nevralgici ebraici di una città e incutere timore anche a tutti coloro che vi si recano in qualità di turisti.

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