Renzi in Israele: ” Il paese delle nostre radici e del nostro futuro”

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Mario Del MonteEditor
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Renzi in Israele: ” Il paese delle nostre radici e del nostro futuro”

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Matteo Renzi ha iniziato ieri la sua visita ufficiale in Israele. Il Primo Ministro italiano si è recato prima all’Università di Tel Aviv dove era in corso il convegno “Innovazione Italia-Israele: dalla conoscenza alla crescita”. Qui il leader del centro sinistra ha effettuato alcune dichiarazioni di amicizia e stima verso lo Stato ebraico sottolineando le profonde radici storiche che legano i due paesi. Inoltre Renzi ha assicurato che durante il suo mandato i legami fra Italia e Israele saranno molto forti, specialmente in politica estera. Il Premier ha concluso il suo discorso con uno sguardo al futuro: “nei prossimi anni il futuro per l’Italia non sarà una discussione continua sulle riforme. Il futuro dell’Italia sarà nella capacità di immaginare una nuova idea per l’Italia, l’Europa e i suoi partner. Israele è un modello: con incredibili storie di successo e sogni grandissimi dei giovani studenti che vengono qui. Questo messaggio è importante anche per l’Italia. Bisogna rafforzare questo ponte, anche se non è un momento facile.”

Le parole di Renzi seguono di poche ore l’annuncio del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini: la scuola di formazione dello Yad Vashem sarà inserita negli enti accreditati dal Miur. La Giannini, anch’essa in Israele, ha visitato la Knesset, il Parlamento israeliano, dove si è incontrata con il suo omologo Naftali Bennett, e il Technion Institute of Technology di Haifa. In questa tappa il Ministro ha parlato di un incremento della cooperazione fra Italia e Israele, una scelta in controtendenza con gli altri paesi europei dove il boicottaggio accademico nei confronti delle istituzioni e dei docenti israeliani sta prendendo sempre più piede. Infine il Ministro Giannini ha incontrato il Ministro della Scienza israeliano Danny Danon con cui ha concordato di proseguire la cooperazione scientifica bilaterale soprattutto in funzione dei prossimi due obiettivi comuni: il progetto Shalom, per la realizzazione di un satellite per l’osservazione della Terra, e il programma europeo Prima, per la ricerca nel settore delle risorse idriche e dei sistemi alimentari nel Mediterraneo.

Anche Renzi al termine del suo discorso all’Università di Tel Aviv si è recato allo Yad Vashem, il museo dell’Olocausto. Dopo aver firmato il libro degli ospiti (“La Shoah è parte integrante della nostra identità di cittadini italiani ed europei”) il Premier italiano si è scagliato contro l’antisemitismo dilagante in Europa: “Abbiamo la responsabilità del ricordo e dell’impegno quotidiano, giorno dopo giorno, contro l’antisemitismo vera minaccia per la pace, attraverso l’educazione delle nuove generazioni. Mai più, mai più, mai più… Bisogna impegnarsi per lottare contro l’antisemitismo perché è una minaccia per la pace e può essere sfruttato dal terrorismo.”

Il leader del PD ha concluso la sua giornata incontrando Netanyahu nella sua residenza di Gerusalemme. Al termine del colloquio privato i due hanno partecipato a una conferenza stampa in cui sono emersi molti dei punti discussi precedentemente: un forte impegno italiano per la sicurezza dello Stato d’Israele e l’obiettivo comune di rafforzare un legame di amicizia già saldo che ha portato ad una prolifica cooperazione. Non poteva mancare un commento sul tanto discusso accordo per il nucleare iraniano. In questo ambito sono emerse alcune divergenze tra i due leader. Per Netanyahu l’accordo è un errore macroscopico che metterà l’Iran in condizione di minacciare Israele e l’Occidente con le armi nucleari fra una decina d’anni, Renzi invece sostiene la scelta di compromesso effettuata da Obama e assicura che l’Italia vigilerà sulla stretta applicazione perchè ” oggi siamo tutti Davide contro nemici barbarici che usano la religione per portare terrore, miseria e morte. E penso che la sicurezza di Israele è la sicurezza dell’Europa e anche la mia: abbiamo un destino comune da condividere.” Per il Premier italiano l’accordo “È il primo passo. Controlleremo con la comunità internazionale perchè non è questione del diritto di Israele di esistere ma il dovere di Israele di esistere, è importante affermare il dovere della Stato di Israele di mantenere la sua sovranità e il suo ruolo.”

Netanyahu ha lodato l’opposizione dell’Italia all’antisemitismo e ha condiviso con Renzi l’idea che i due paesi hanno un rapporto privilegiato grazie alle radici comuni molto forti. I due si incontreranno di nuovo ad Agosto a Milano quando il Primo Ministro israeliano visiterà l’Expo.

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