Parigi, donna ebrea picchiata in casa da due adolescenti

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Parigi, donna ebrea picchiata in casa da due adolescenti

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Una signora ebrea di 74 anni è stata malmenata e derubata all’interno della sua abitazione a Parigi. Secondo la BNVCA, l’episodio accaduto lo scorso 13 dicembre ha una matrice chiaramente antiebraica.

L’Ufficio nazionale per la vigilanza contro l’antisemitismo, infatti, ha rivelato che i due aggressori, entrambi minorenni (16 e 17 anni) hanno riconosciuto sullo stipite della casa della donna la mezuzà, un astuccio contenente una pergamena con determinati brani biblici scritti in ebraico:

“Allo stesso modo in cui un ebreo viene identificato come tale indossando una kippah, gli appartamenti abitati da famiglie ebree sono identificati dalla presenza della mezuzà”.

Secondo la ricostruzione della BNVCA, i due giovani hanno suonato al campanello dell’appartamento della donna, fingendosi membri della squadra di sicurezza dell’edificio, riuscendo a entrare con la forza dopo l’apertura della porta.

Giovani che, non solo hanno rubato i gioielli e altri averi presenti nell’abitazione, ma hanno malmenato ripetutamente la donna, mettendole un pezzo di nastro adesivo sulla bocca.

Ed è qui che in molti hanno visto un accanimento che non rientra nell’“operato” dei topi di appartamento, anche perché la donna era da sola in casa e incapace di opporre resistenza ai due giovani assalitori: la violenza, quindi, è stata gratuita e immotivata.

Accanimento che fa parlare di antisemitismo per un episodio che ne ricorda altri due avvenuti sempre a Parigi.

Nel 2017 avvenne l’omicidio di Sarah Halimi, una pensionata di 65 anni, che venne picchiata e il suo corpo lanciato da una finestra del terzo piano e nel 2018 Mireille Knoll, una sopravvissuta alla Shoah di 85 anni, fu accoltellata 11 volte nel suo appartamento prima che il suo corpo venisse dato alle fiamme.

In entrambi i casi, non si parlò subito di antisemitismo, anzi. Ci si affrettò a escludere l’odio antiebraico, quale motivazione degli omicidi.

Niente di più sbagliato, perché adesso sappiamo che i due omicidi sono stati mossi senza alcun dubbio dall’odio antisemita.

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