Novara: corteo choc contro il Green Pass, vestiti come i prigionieri dei lager nazisti

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Novara: corteo choc contro il Green Pass, vestiti come i prigionieri dei lager nazisti

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Adesso basta.

Paragonare le restrizioni per chi non è in possesso del Green Pass e i campi di sterminio è un’aberrazione.

È assurdo richiamarsi a una delle esperienze più drammatiche vissute dall’uomo, dove l’umanità venne annientata in nome di una bramosia di potere che pare abbia insegnato poco a molti.

Perché quello che è andato in scena a Novara è la sconfitta di tutti, nessuno escluso. Nella città piemontese, infatti, per protestare contro il Green Pass è stato organizzato un vergognoso corteo, i cui partecipanti hanno indossato il pigiama a righe e hanno costruito un finto filo spinato.

Come a simulare un lager nazista. Ma i lager nazisti non si possono simulare. Perché nei lager non si poteva protestare. Non si avevano le forze a causa del poco cibo, l’igiene era scarsa e ogni rimostranza si sarebbe pagata con la vita.

La protesta è stata così commentata dalla presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni:

“Davanti a farneticazioni come quelle di Novara non è possibile invocare la libertà d’espressione garantita dalla Costituzione. Paragoni impossibili come quello cui abbiamo assistito costituiscono un assoluto abuso e un’offesa alla Memoria, che non è solo Memoria ebraica ma patrimonio comune di una società e civiltà. Come spesso denunciato in questi mesi e anni, un presidio valoriale sempre più a rischio e il cui persistente oltraggio a rischio mette anche il nostro futuro”.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è rimasto “scioccato” dalle proteste di Novara:

“Scioccato da chi si richiama ai campi di concentramento. Sono cose fuori dalla grazia di Dio. Non esiste dittatura sanitaria. Dobbiamo insistere a dare messaggi basati su evidenza scientifica. Queste persone non vanno insultate, ma convinte sui dati che ci dicono che i vaccini sono efficaci e sicuri”.

Sul vergognoso episodio anche l’Anpi di Novara ha fatto sentire la sua voce:

“Un misero numero di persone ha manifestato identificandosi con milioni di uomini, donne, bambine e bambini cui furono strappati la dignità e la vita nei campi di sterminio nazisti. Questi pochi ignoranti della storia, che si definiscono vittime di una dittatura, che indossano pettorine a righe, sono irrispettosi delle milioni di vittime che la barbarie nazifascista ha portato, senza la minima coscienza, senza il minimo senso della vergogna”.

Adesso basta. Perché il paragone tra Green Pass e Shoah è squalificante per tutti gli esseri umani.

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