Neonazisti in Germania, blitz della polizia e il mistero della scatola sparita

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Neonazisti in Germania, blitz della polizia e il mistero della scatola sparita

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Blitz della polizia contro i neonazisti in Germania. L’operazione delle forze dell’ordine tedesche si è concentrata nello Schleswig-Holstein, nella Bassa Sassonia e nel Brandeburgo. A renderlo noto sono stati i procuratori e le stesse forze di polizia, che hanno messo sotto torchio 12 persone di età compresa fra i 19 e 57 anni, appartenenti al “Circolo ariano della Germania”.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti il gruppo avevo lo scopo di compiere azioni violente a sfondo razziale ed era guidato da Bernd Tödter, per anni il capo della scena di estrema destra di KasselSturm 18”, organizzazione bandita dal ministero nel 2015.

Bernd Tödter è un 45enne irascibile e molto violento con un passato criminale alle spalle: negli Anni 90, uccise un senzatetto assieme a un’altra persona.

Nell’estate scorsa è tornato nella sua città natale di Bad Segeberg, che si trova nello Schleswig-Holstein, il più settentrionale dei 16 stati federati della Germania.

Secondo il noto giornale tedesco Spiegel, Tödter ha anche mantenuto contatti con Stephan Ernst, che si dice abbia assassinato il politico locale della CDU Walter Lübcke il 2 luglio 2019.

Sempre secondo le informazioni date da Spiegel, il blitz avrebbe avuto una falla.

Questa la ricostruzione.

Il blitz della polizia, durato tutta la notte, ha portato al sequestro di un numero significativo di documenti e di dispositivi elettronici. A Gottinga gli agenti di polizia antisommossa, guidati da un investigatore locale, hanno confiscato telefoni cellulari, dispositivi elettronici e varie altre prove e li hanno accuratamente imballati in una scatola.

Tornati alla stazione di polizia, gli agenti della città della Bassa Sassonia, hanno scoperto di aver dimenticato la scatola con le prove di fronte all’appartamento del sospettato. Quando gli investigatori sono tornati in loco, la scatola era sparita.

Il procuratore generale, Stephanie Gropp, ha dichiarato che nessuna prova è scomparsa e che l’“incidente” verrà risolto.

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