Attacchi social a Liliana Segre: “Hitler non ha fatto bene il suo mestiere”

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Attacchi social a Liliana Segre: “Hitler non ha fatto bene il suo mestiere”

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In una recente intervista televisiva Liliana Segre ha affermato che non ci sono parole per delineare le atroci sofferenze patite ad Auschwitz, definendolo “indicibile”.

Incidibile come il composto rispetto che dovremmo portare nei confronti di chi ha vissuto quel terrore divenuto realtà per volere della macchina di morte nazista.

E invece no, perché Liliana Segre è tornato protagonista – suo malgrado – sui social, dove è stata nuovamente attaccata e insultata.

“Hitler non ha fatto bene il suo mestiere”, è solo uno dei numerosi messaggi d’odio che viene recapitata alla reduce di Auschwitz, che ha rivelato: “Ricevo duecento messaggi al giorno incitanti all’odio razziale”.

Quasi tutto il mondo politico si è stretto attorno a Liliana Segre, esprimendole la propria solidarietà.

Come il premier Giuseppe Conte, il quale ha annunciato che:

“Inviterà tutte le forze politiche in Parlamento a mettersi d’accordo per introdurre norme contro il linguaggio dell’odio. Via social e a tutti i livelli”.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha parlato di:

“Un insulto alla storia e alle istituzioni di un Paese che sul rifiuto dell’antisemitismo e sul ripudio della violenza ha eretto la sua architettura democratica e ritrovato la pace, la libertà e il progresso”.

Cosa c’è dietro questi insulti?

Innanzitutto sono la fotografia del clima d’odio che si respira in Italia. Nello specifico un sentimento di antisemitismo che il paese non riesce a scollarsi di dosso.

Segnali che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, colse alcuni anni fa e non mancò di dirlo al paese nel suo primo discorso al Colle quando nominò Stefano Gay Taché, bambino di due anni ucciso in un attentato terroristico palestinese il 9 ottobre 1982 appena fuori la sinagoga Maggiore di Roma.

Lo stesso Mattarella che lo scorso anno ha voluto fortissimamente la carica a senatrice a vita per Liliana Segre, probabilmente per continuare a dire al paese che l’odio e antisemitismo non sono stati ancora circoscritti nel passato.

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