La cannabis medica sarà presto disponibile nelle farmacie israeliane

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Mario Del MonteEditor
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Scienza

La cannabis medica sarà presto disponibile nelle farmacie israeliane

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Il Vice Ministro alla Sanità Yakov Litzman ha annunciato la possibilità per i medici israeliani di prescrivere ai loro pazienti la marijuana medica che sarà resa disponibile nelle farmacie non appena la Corte Suprema avrà preso una decisione sulla questione. In un discorso alla Knesset il Vice Ministro ha auspicato una soluzione per il problema della coltivazione, su cui dovrà esprimersi il massimo organo giudiziario israeliano, aggiungendo che nel momento in cui le farmacie possono vendere morfina e altri tipi di narcotici non c’è motivo per non regolamentare anche la vendita della cannabis medica.

L’annuncio è stato accolto con favore anche dagli esponenti dell’opposizione. Tamar Zandberg del partito di sinistra radicale Meretz ha commentato così la notizia: “Finalmente una buona notizia dopo anni in cui il tema era finito in un vicolo cieco. Si tratta di un enorme passo in avanti.” Anche altri funzionari, medici e pazienti hanno espresso entusiasmo per l’imminente riforma nella speranza che la burocrazia riguardante l’argomento venga resa più veloce ed efficiente.

La marijuana medica sarà prescritta e monitorata con gli stessi standard degli altri farmaci. L’obiettivo principale della riforma sarà rendere meno affollati gli attuali dispensari, che fanno fatica a servire le migliaia di israeliani a cui è stato prescritto il farmaco, attraverso l’incremento del numero di dottori abilitati alla prescrizione.

La proposta ha trovato un sostegno politico trasversale: dai partiti di sinistra a quelli religiosi, gli esponenti partitici hanno trovato un accordo in nome di tutti gli israeliani che soffrono di malattie croniche e sono obbligati a passare per un frustrante processo burocratico per ricevere regolarmente le loro cure.

Tutto nasce all’inizio del 2015 quando Litzman ha cercato di ottenere delle sovvenzioni statali per la marijuana medica dopo la richiesta di decine di genitori che chiedevano assistenza per i loro figli affetti da gravi forme di epilessia.

Ad oggi Israele ha una reputazione solida nel campo della coltivazione della cannabis medica: viene usata come antidolorifico per chi soffre di patologie come cancro, glaucoma e sclerosi multipla. Tra i paesi occidentali Israele ha uno dei più alti tassi di consumo pro capite con oltre ventimila persone autorizzate ad accedere al trattamento.

Per il momento non si è discusso della depenalizzazione dell’uso ricreativo della cannabis. Il mese scorso era stata presentata alla Knesset una proposta che avrebbe permesso agli israeliani con più di ventuno anni di possedere una pianta, quindici semi e cinque grammi di marijuana senza conseguenze penali. Un tentativo di rendere legale l’uso privato e domestico che però è naufragato miseramente.

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