Kiev, marcia neonazista per ricordare le SS Galizia

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A Kiev si è svolta una marcia neonazista, cui hanno partecipato centinaia di persone, che hanno ricordato le “gesta” della divisione SS Galizia.

A prendere parte alla manifestazione nostalgica del nazismo sono state organizzazioni ben note a chi conosce l’estrema destra ucraina: VO Svoboda, Settore di destra, Unione dei veterani dell’ATO, nipoti dei veterani della divisione SS Galizia e Società del futuro.

I partecipanti hanno sfilato scandendo slogan nazionalisti e neonazisti, per poi attaccare un lungo striscione su un ponte per omaggiare le SS Galizia.

Ma chi erano le SS Galizia?

Create a Leopoli nel 1943, erano formate da volontari ucraini al servizio del Terzo Reich contro i partigiani locali, che sconfitti in patria nel 1944, continuarono a operare in Austria e in Slovacchia. Un anno dopo furono rinominate Esercito Nazionale Ucraino e durarono sino al termine della Seconda Guerra Mondiale.

Leopoli non è un posto qualunque per gli ebrei. Proprio in questa città dell’Ucraina occidentale, a circa 70 km dal confine con la Polonia, avvenne uno dei pogrom più sanguinosi perpetrati durante la guerra, in cui in due tempi diversi dell’estate del 1941 morirono sei mila ebrei.

Il presidente ucraino Vlodymyr Zelensky, ha condannato le marcia neonazista:

“Condanniamo categoricamente qualsiasi manifestazione di propaganda dei regimi totalitari, in particolare il nazionalsocialista, e tentativi di rivedere la verità sulla seconda guerra mondiale”.

Condanna arrivata anche dall’ambasciatrice tedesca a Kiev, Anka Feldhusen, che ha criticato l’esaltazione dei criminali di guerra da parte dei nazionalisti ucraini:

“Le unità delle Waffen SS hanno collaborato ai peggiori crimini di guerra e all’Olocausto durante la Seconda guerra mondiale. Nessuna organizzazione che lotta per l’Ucraina odierna dovrebbe essere riconducibile a quelle gesta”.

Ci sono due cose che vanno sottolineate riguarda questa marcia.

La prima è che era stata autorizzata. La seconda che non è stata riportata dalle più conosciute testate giornalistiche italiane.

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