Olio, lo “strano” caso di Israele e Italia al Consiglio Oleicolo Internazionale

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Olio, lo “strano” caso di Israele e Italia al Consiglio Oleicolo Internazionale

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Numerose polemiche sono divampate attorno al Consiglio oleicolo internazionale, le cui elezioni hanno fatto gridare allo scandalo sia Israele che l’Italia.

Israele ha rilasciato una nota nella quale ha denunciato un complotto e l’intenzione di non riconosce i risultati che hanno confermato il tunisino Abdellatif Ghedira nel ruolo di direttore esecutivo, lo spagnolo James Lillo e il turco Mustafa Septeci come direttori aggiunti.

Adi Naadli, capo della delegazione di Israele al Coi dal 2012, ha accusato Miguel Garcia Navarro, rappresentante dell’Unione europea, e Abdellatif Ghedira, direttore esecutivo, di aver mentito al consiglio e di aver escluso dalla sessione di Marrakesh del 26 giugno scorso il suo paese, che doveva esser rappresentato dall’italiano Ignazio Castellucci, docente dell’Università di Teramo.

Alberto Grimelli direttore del sito web TeatroNaturale ha rivelato:

“Meno di un’ora dopo la rielezione, Abdelladif Ghedira ha dato il benservito all’italiano a capo dell’unità chimica del Coi, vincitore del relativo concorso e alla scadenza dei sei mesi del periodo di prova. La motivazione del licenziamento è surreale: troppo bravo (…) La sostituzione è avvenuta a tempo di record, con una tunisina, guarda caso la stessa nazionalità del direttore esecutivo, pronta a prendere il posto dell’italiano silurato”.

Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola, la prima organizzazione dell’olivicoltura italiana, ha rincarato la dose:

“Le manovre  hanno portato all’esclusione di Israele dai lavori di Marrakesh di giugno per l’elezione dei vertici del Consiglio Oleicolo Internazionale, solo perché il Paese aveva annunciato l’intenzione di porre il veto alla riconferma dei vertici uscenti. E l’asse Spagna-Tunisia aveva anche calpestato i diritti italiani col mancato rispetto dell’accordo che prevedeva la presenza di un italiano come direttore esecutivo. Evidentemente sono disposti a tutto pur di mantenere il controllo ed il predominio sull’olivicoltura mondiale”.

Il Consiglio Oleicolo Internazionale è l’unica organizzazione internazionale al mondo dedicata all’olio d’oliva e olive da tavola. È nato a Madrid, attuale sede, nel 1959 sotto gli auspici delle Nazioni Unite.

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