Antisemitismo, durissima condanna dell’NBA per Kyrie Irving

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Antisemitismo, durissima condanna dell’NBA per Kyrie Irving

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Kyrie Irving e le accuse di antisemitismo. Cosa ha a che fare una stella dell’NBA con l’odio antiebraico?

La risposta è meno banale di quella che potrebbe sembrare, perché il cestista australiano da anni non si limita solo a giocare a basket, ma spesso interviene su argomenti che esulano dalla palla arancione.

Non che non possa farlo, ovviamente, ma le sue teorie sul Covid e il suo no al vaccino hanno già imbarazzato il movimento di pallacanestro più importante del mondo.

Ma andiamo con ordine.

Nei giorni scorsi Kyrie Irving ha postato su Twitter e Instagram il link a il film con contenuti antisemiti, diretto dal regista e scrittore Ronald Dalton Jr. e tratto da un suo libro.

Il documentario è portatore di teorie antisemite di vario genere, nonché di ipotesi che negano la Shoah.

Nonostante sia stato travolto dalle polemiche, il giocatore di Brooklyn Nets, ci ha messo un po’ per scusarsi. Prima aveva dichiarato:

“Non sono qui per discutere di una persona, di una cultura o di una religione e di ciò in cui credono. È su una piattaforma pubblica. Ho fatto qualcosa di illegale? Ho fatto male a qualcuno? Ho fatto del male a qualcuno? Sto uscendo e dicendo che odio un gruppo specifico di persone? Quindi, al di fuori di tutto il giudizio che le persone hanno fatto nei confronti del mio post, senza parlarmi, e quindi rispetto ciò che ha detto Joe Tsai*, ma c’è molto a che fare con il non ego o orgoglio di quanto sono orgoglioso di essere di eredità africana, ma anche di vivere come un uomo di colore libero qui in America, conoscendo le complessità storiche per me per arrivare qui. Non ho intenzione di rinunciare a nulla in cui credo. Diventerò solo più forte perché non sono solo. Ho un intero esercito intorno a me”.

Le conseguenze per lui non si sono certo fatte attendere.

I Brooklyn Nets l’hanno sospeso per 5 turni, la Nike ha stracciato il suo contratto e l’NBA ha rilasciato una dichiarazione di condanna:

“L’incitamento all’odio di qualsiasi tipo è inaccettabile e contrasta con i valori di uguaglianza, inclusione e rispetto della NBA. Crediamo di avere tutti un ruolo da svolgere nel garantire che tali parole o idee, comprese quelle antisemite, siano contestate e confutate e continueremo a lavorare con tutti i membri della comunità NBA per garantire che tutti comprendano l’impatto delle loro parole e azioni”.

Che Kyrie Irving abbia imparato la lezione?

 

*Imprenditore asiatico proprietario dei Brooklyn Nets e co fondatore e vicepresidente di Alibaba

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