Francia, attentato Isis in una chiesa: sgozzato il parroco

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Ancora terrore in Francia. Dopo l’attentato terroristico del 14 luglio, questa mattina due uomini hanno fatto irruzione in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray, vicino Rouen in Normandia, uccidendo il parroco e ferendo altri fedeli. I due terroristi, armati di coltelli, sono entrati nella chiesa creando il panico fra i presenti impegnati in una funzione religiosa. Secondo le ricostruzioni, i due assalitori sarebbero entrati dall’ingresso posteriore dell’edificio tra le nove e nove e trenta. Hanno bloccato le porte, hanno preso in ostaggio il sacerdote, due suore e due fedeli, mentre una terza suora è riuscita a scappare e a dare l’allarme. Prima dell’intervento delle teste di cuoco, i due terroristi sono riusciti a uccidere padre Jacques Hamel, 84 anni, tagliandogli la gola.

Gli assalitori sono stati uccisi dalla polizia francese, secondo cui uno dei due indossava la “chachia”, copricapo usato dai musulmani in Tunisia. Le Point ha riferito che al momento dell’irruzione i due hanno gridato la parola “Daesh“. Ogni dubbio sulla rivendicazione è stato fugato poco dopo, quando attraverso l’agenzia Amaq, l’Isis ha fatto sapere: “Sono nostri soldati”.

Il gruppo terroristico ha dichiarato anche che il vile attacco è la “risposta alla chiamata di colpire i Paesi della coalizione crociata”.

Il presidente Francois Hollande, originario proprio di Rouen, si è subito recato a Saint-Etienne-du Rouvray con il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, lanciando un messaggio al Paese:

Siamo di fronte a una prova grandissima, la minaccia per il nostro Paese resta estremamente elevata. Sappiamo che Daesh ci ha dichiarato guerra e dobbiamo vincere questa guerra. Tutti i francesi sono stati colpiti da questa tragedia, dobbiamo restare uniti, essere un blocco unico, nessuno ci deve toccare. Faremo il possibile per evitare le minacce che i terroristi continuano a fare, la nostra forza e la nostra coesione ci aiuteranno.

Le indagini per fare luce su un attentato che arriva solo dodici giorno dopo la strage di Nizza sono state affidate alla procura antiterrorismo. Per dare sostegno psicologico alle vittime dell’assalto, le autorità francesi hanno aperto una cellula apposita. Sta proprio qui la vittoria di questi terroristi, a cui non basta uccidere le persone, ma vogliono seminare il terrore psicologico fra i cittadini, costretti a vivere con la paura.

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