25 aprile, l’assessora di Fratelli d’Italia in Veneto commemora i soldati nazisti

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25 aprile, l’assessora di Fratelli d’Italia in Veneto commemora i soldati nazisti

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“Vivi come se dovessi morire subito, pensa come se non dovessi morire mai”.

È una citazione di Giorgio Almirante, funzionario del regime fascista durante la Repubblica Sociale Italiana e tra i fondatori Movimento Sociale Italiano, presente nel sito web di Elena Donazzan, l’assessora alla Cultura della Regione Veneto, di Fratelli d’Italia.

Donazzan che ha celebrato il 25 aprile, recandosi sul Monte Corno, sull’Altipiano di Asiago, alla foiba Buso de La Spaluga, dove alla fine della guerra furono gettati  i corpi di 14 soldati nazisti.

Per chi fosse distratto: Donazzan ha celebrato la Liberazione dal nazifascismo, omaggiando i soldati nazisti.

Una contraddizione in termini, anche stando alla presentazione che fa dei valori in cui crede sul proprio sito:

“In prima linea per difendere la nostra storia ed i nostri valori, la nostra libertà e la nostra identità. Dobbiamo restituire un significato alla parola Patria, per ritrovare il senso di appartenere ad una narrazione e ad una trasmissione di tradizioni, di valori, di principi. Tocca a noi saper affrontare i problemi della società, con disinteresse personale per perseguire l’interesse comune deve restare la condizione necessaria per l’agire pubblico”.

Verrebbe da chiedersi a cosa di riferisca quando la Donazzan scrive “la nostra storia ed i nostri valori”. La storia di chi? Quali valori?

Ma andiamo avanti, perché dopo le polemiche sorte in seguito al suo gesto, la Donazzan si è giustificata, sostenendo che “la cerimonia era stata preventivamente comunicata alle autorità di pubblica sicurezza”, in rispetto al distanziamento fisico dalle regole anti-Covid.

Peccato che nessuno l’abbia accusata di questo. Andare in luogo non costituisce reato. Andare in luogo dove vennero gettati i soldati nazisti morti per celebrare la Liberazione, però, è quantomai grave per un politico italiano, per lo più assessore alla Cultura.

Una gravità che aumenta visto che sempre sul sito web della Donazzan si descrive così:

“Cuore a destra, esponente di un Partito che guarda al bene dell’Italia e degli italiani”.

Esattamente quale Italia? Quella che aveva stretto alleanza con la Germania nazista?

Esattamente quali italiani? Quelli che avevano collaborato con gli occupanti nazisti?

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