Antisemitismo in Australia, filopalestinesi rendono pubblici una lista di ebrei

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Antisemitismo in Australia, filopalestinesi rendono pubblici una lista di ebrei

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Gravissimo episodio di antisemitismo in Australia, dove un gruppo di attivisti filopalestinesi ha reso pubblica una lista con centinaia di identità di ebrei locali.

Nomi, immagini, professioni e resoconti sui social media di ebrei che lavorano nel mondo accademico e nelle industrie creative dati in pasto dai propal, che hanno ricevuto le informazioni trapelate attraverso una chat privata di WhatsApp.

Quanto accaduto ha spinto il governo australiano a dichiarare che metterà al bando il doxxing, la diffusione online dannosa di informazioni personali o identificative senza il permesso del soggetto.

Diffusione che ha portato diverse famiglie ebraiche australiane a essere oggetto di molestie e minacce, nonché molte attività commerciali da loro gestite a essere vandalizzate.  

Il primo ministro Anthony Albanese ha così commentato una vicenda dai contorni antisemiti:

“L’idea che in Australia qualcuno debba essere preso di mira a causa della sua religione… è assolutamente inaccettabile”.

Il procuratore generale Mark Dreyfus ha detto ai giornalisti:

“Il crescente utilizzo di piattaforme online per danneggiare le persone attraverso pratiche come il doxxing, la divulgazione dannosa delle loro informazioni personali senza il loro permesso, è profondamente inquietante”.

E ancora:

“La recente presa di mira di membri della comunità ebraica australiana attraverso pratiche come il doxxing è stata scioccante ma, purtroppo, questo è lungi dall’essere un incidente isolato”.

Come in altri paesi del mondo, infatti, anche in Australia c’è un stato un cospicuo aumento delle denunce di antisemitismo dopo la mattanza di Hamas del 7 ottobre e la reazione di Israele a Gaza.

Facciamo un passo indietro.

Non ci è sempre stato detto che i filopalestinesi attaccano Israele e i suoi governi e non gli ebrei come popolo?

Se è così, perché i propal in Australia hanno diffuso senza permesso informazioni personali sugli ebrei locali?

Per caso questo episodio è la conferma che in realtà il tanto conclamato antisionismo in realtà è un modo per mascherare l’antisemitismo?

Noi conosciamo la risposta da anni… e voi?

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