Rapporto antisemitismo 2021 del Centro Simon Wiesenthal, BBC al terzo posto

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Rapporto antisemitismo 2021 del Centro Simon Wiesenthal, BBC al terzo posto

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Il Centro Simon Wiesenthal ha stilato la classifica dell’antisemitismo del 2021.

Come ogni anno, infatti, l’organizzazione non governativa, accreditata presso le Nazioni Unite, l’UNESCO e il Consiglio d’Europa, ha scritto il rapporto che in quest’occasione presenta una “sorpresa”.

Mentre i primi due posti erano pressoché certi (Iran e Hamas), a saltare agli occhi è il terzo posto della graduatoria che il Simon Wiesenthal ha affibbiato alla BBC, società concessionaria britannica in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito.

A spiegarne l’inserimento è stato il capo del Centro Wiesenthal, Marvin Hier, che al Daily Mail, ha affermato che:

“La gente potrebbe essere sorpresa di trovare la Bbc nella nostra lista, ma la decisione di metterla al terzo posto è arrivata dopo mesi di intenso dibattito. Noi riteniamo che la Bbc sia stata colpevole di vari incidenti legati all’antisemitismo quest’anno. Molti pensavano di trovare gruppi neonazisti nella nostra lista. Ma la Bbc è stata inclusa perché quando un’organizzazione riconosciuta a livello globale permette all’antisemitismo di infilarsi nei propri reportage, questo diventa molto più insidioso e pericoloso”.

Fra i casi riportati quello in cui la reporter BBC da Ramallah aveva detto che “Hitler aveva ragione” e quello in cui l’emittente aveva falsamente riferito che si potevano sentire insulti antimusulmani dall’interno di bus in occasione della festa di Channukkà, preso di mira da sostenitori propal.

Tra gli altri posti della top ten si trova la Germania, rea di non essere riuscita a combattere fino in fondo a frenare “gli attacchi antisemiti dell’“estrema destra, degli islamisti e la demonizzazione di Israele da sinistra” e il gruppo Unilever di cui fa parte l’azienda di gelati americana Ben & Jerry’s, che in estate aveva annunciato l’interruzione della vendita dei suoi gelati “nei Territori Palestinesi Occupati”, perché “ritenuta incoerente con i nostri valori”.

All’interno del rapporto è presente anche una parte relativa alla pandemia da Covid-19, la cui causa secondo alcuni antisemiti è da ricercare in Israele e negli ebrei.

Una follia che dal marzo del 2020 ha trovato diversi seguaci in diverse fazioni, che sembrano compattarsi quando si parla dello Stato ebraico.

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