Acca Larentia, Casapound commemora coi saluti fascisti

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Acca Larentia, Casapound commemora coi saluti fascisti

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Acca Larentia 2018. Casapound ha commemorato come ogni anno i tre militanti del Fronte della Gioventù uccisi il 7 gennaio 1978 davanti alla sede romana del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia, nel quartiere Tuscolano.

Quartiere dove Casapound ha dato vita a un corteo terminato con il saluto “per tutti i camerati caduti” e la risposta dei militanti schierati, che in coro hanno gridano  “presente” facendo il saluto romano.

Una sfilata in cui hanno partecipato tantissime persone appartenenti all’estrema destra (secondo le stime 6-8 mila persone) per cui Acca Larentia è un vero e proprio luogo sacro e dove, poco vicino, CasaPound ha aperto qualche mese fa la sua 104ma sede.

Un corteo partito dalla sede di CasaPound a Via Napoleone III che ha visto la sua ultima tappa proprio nel luogo dell’agguato.

Cosa successe quel 7 gennaio 1978?

Davanti alla sede romana di Acca Larentia avvenne un agguato a sfondo politico, in cui persero la vita Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta e a cui è legata anche la morte di un altro attivista di destra, Stefano Recchioni, ucciso qualche ora dopo da un capitano dei Carabinieri, nel corso degli scontri scoppiati con le forze dell’ordine dopo la una spontanea manifestazione di protesta, organizzata dagli estremisti di destra.

L’azione venne rivendicata qualche giorno dopo dai Nuclei Armati per il Contropotere Territoriale per mezzo di una cassetta audio, fatta ritrovare accanto a una pompa di benzina.

I responsabili dell’agguato di Via Acca Larentia non vennero mai consegnati alla giustizia. Le indagini non portarono ad alcuna conclusione fino al 1988 grazie alle confessioni di una pentita, Livia Todini, che si concretizzarono nell’arresto dei militanti di Lotta Continua: Mario Scrocca (che si tolse la vita in cella dopo esser stato interrogato dai giudici), Fulvio Turrini, Cesare Cavallari e Francesco de Martiis, che però vennero assolti per insufficienza di prove, assieme a un’altra imputata, Daniela Dolce, che scampò all’arresto.

Una curiosità: una delle armi usate per gli omicidi di Acca Larentia – una Skorpion – venne acquistata nel 1971 dal celebre cantante Jimmy Fontana che poi la vendette a un ispettore di polizia nel 1977.

Non è mai stato accertato come l’arma arrivò nelle mani dei terroristi. Arma che venne usata dalle Brigate rosse in alcune azioni di fuoco e che venne ritrovata nel covo rosso, in via Dogali a Milano nel 1988.

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