Abu Mazen trasforma il venerdì di preghiera nel “giorno della rabbia”

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Israele

Abu Mazen trasforma il venerdì di preghiera nel “giorno della rabbia”

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In occasione della riapertura degli accessi alla Moschea di Al Aqsa per la preghiera del venerdì, “l’uomo di pace e artefice di pace” Abu Mazen/Mahmoud Abbas ha dichiarato attraverso la sua agenzia stampa WAFA, che oggi è Il Giorno della Rabbia:
“Fatah richiama i suoi combattenti e l’intero popolo palestinese ad aiutare la moschea di Al Aqsa e Gerusalemme occupata.

In un annuncio pubblicato dalla commissione per l’organizzazione e la mobilitazione di Fatah, il movimento organizza per oggi un giorno della rabbia in tutta la patria e in tutti i paesi che ospitano i rifugiati, per esprimere l’opposizione del popolo palestinese a qualsiasi attacco nei luoghi santi soprattutto nella moschea di Al Aqsa… tenendo conto che la profanazione di Al Aqsa è una dichiarazine di guerra santa contro il popolo palestinese e le nazioni islamiche.”

Le forze di sicurezza israeliane avevano sigillato l’accesso alla Spianata delle Moschee a seguito dell’attentato al rabbino Yehuda Glick avvenuto mercoledì scorso e per il clima di alta tensione che i leader palestinesi Abu Mazen e il primo ministro Rami Hamdallah si ostinano a mantenere elevatissimo considerando un eroe in patria l’attentatore Mutaz Hijazi ed esponendo ancora una volta due popoli che devono trovare la via della pace, al rischio di altri attentati con altrettante ritorsioni.

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