Stati Uniti, polemiche per la consegna di un’opera d’arte all’Autorità Palestinese

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Stati Uniti, polemiche per la consegna di un’opera d’arte all’Autorità Palestinese

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A dispetto delle credenze e delle dicerie, gli Stati Uniti non mancano di dare “spallate” a Israele, soprattutto in merito al conflitto coi palestinesi.

Stati Uniti che hanno deciso di consegnare un’opera d’arte dall’Autorità Palestinese. È la prima volta nella storia e questo non poteva che creare una serie di polemiche.

Ma andiamo con ordine.

Un cucchiaio da cerimonia in avorio risalente all’800-700 a.C. appartenente agli Assiri, popolazione che si stanziò in un’area dove oggi sorgono paesi quali Siria, Turchia, Iran e Iraq, è stato sequestrato nel corso di un’indagine sul finanziere newyorkese Michael Steinhardt, che nel 2003 lo aveva acquistato dal mercante di antichità israeliano Gil Chaya.

Il cucchiaio assiro usato per versare l’incenso come offerte agli dei o ai morti venne ritrovato a El Kom, villaggio a 13 chilometri a ovest di Hebron, città 30 chilometri a sud di Gerusalemme lungo la dorsale dei monti della Giudea.

All’inizio del 2023 il procuratore distrettuale di New York, Alvin L. Bragg Jr., ha annunciato che da lì a pochi giorni l’oggetto culturale doveva finire in mano di Abu Mazen e dell’Autorità Palestinese.

Così è stato il 5 gennaio scorso a Betlemme, dove nel corso di una cerimonia alla presenza dell’US Homeland Security Investigations (“HSI”), del Dipartimento di Stato Usa e di Rula Maayah, Ministro del Turismo e delle Antichità dell’AP, il cucchiaio assiro è stato consegnato ai palestinesi.

Un episodio che ha trovato le ovvie opposizioni di Israele, il cui ministro israeliano del Patrimonio Culturale Amihai Eliyahu ha annunciato l’apertura di un’inchiesta sulla decisione del procuratore distrettuale di New York Alvin L. Bragg Jr.

Qual è il collegamento tra gli Assiri e i palestinesi? Questa è la domanda fondamentale.

La vicenda è molto più grave di quello che potrebbe pensare un lettore poco attento.

La consegna dell’oggetto in mano palestinese e il conseguente collegamento tra Assiri e palestinesi presupporrebbe un legame e un’appartenenza dell’area che certo non può decidere un procuratore distrettuale americano.

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