Massacro 7 ottobre, alcuni “giornalisti” palestinesi sapevano tutto in anticipo

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Massacro 7 ottobre, alcuni “giornalisti” palestinesi sapevano tutto in anticipo

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A tre mesi di distanza da quel maledetto 7 ottobre, continuano ad arrivare inquietanti particolari del terribile massacro di Hamas contro i civili israeliani.

A portarli agli occhi del mondo, troppo propenso a demonizzare lo Stato ebraico, è stata la ong HonestReporting, che ha puntato il dito contro due giornalisti residenti a Gaza Ashraf Amra e il collega fotoreporter Mohammed Fayq Abu Mostafa, rei di aver deriso il linciaggio di un soldato israeliano.

La macchina del fango, per il momento, deve lasciar posto a quella del tempo. Dobbiamo tornare al novembre scorso, quando a poche settimane dal vile attacco arabo-palestinese, un’inchiesta della HonestReporting portò alla riflessione sul possibile coinvolgimento di Hassan Eslaiah, Yousef Masoud, Ali Mahmud, Hatem Ali, Mohammed Fayq Abu Mustafa e Yasser Qudih e delle agenzie che si servono della loro attività, Associated Press, CnnReuters e New York Times.

I giornalisti in questione, infatti, ripresero tutto l’intero attacco contro i civili israeliani, tanto che la ong Usa si chiese se essi fossero stati avvisati dell’azione terroristica da Hamas.

Oggi grazie a HonestReporting, scopriamo di una diretta streaming su Instagram Live condotta insieme al fotoreporter Ashraf Amra da Khan Younis subito dopo essere rientrato dal territorio israeliano, Abu Mustafa, che lavora anche per APA Images e per l’agenzia turca Anadolu, in cui venivano mostrate le barbarie commesse dai terroristi da lui stesso riprese con il suo smartphone, accompagnata dalla frase: “Eravamo lì due ore fa, dall’inizio”.

“Eravamo lì due ore fa, dall’inizio”, una frase raccapricciante che dimostra come questi reporter sapessero tutto sin dal principio.

A peggiorare la situazione, semmai ce ne fosse bisogno, sono state le risa in merito al linciaggio di un militare israeliano buttato giù da un carro armato quel maledetto sabato di ottobre.

Gran parte del mondo continua a puntare il dito contro Israele, anche causa le morti di giornalisti a Gaza, il cui numero sta destando diverse perplessità.

Se i giornalisti deridono la morte di un soldato israeliano, possiamo definirli davvero giornalisti?

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