Tensione nella Striscia di Gaza, i salafiti sfidano Hamas

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Mario Del MonteEditor
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Medio Oriente

Tensione nella Striscia di Gaza, i salafiti sfidano Hamas

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Nonostante siano impegnati ancora nella ricostruzione di Gaza dopo la guerra con Israele della scorsa estate, i leader di Hamas devono ora fare i conti con una nuova minaccia interna: i jihadisti sostenitori dello Stato Islamico e la loro volontà di provocare Israele per fare pressione sull’organizzazione terroristica al potere nell’enclave palestinese. Sebbene questi gruppi salafiti non siano abbastanza forti da minacciare seriamente Hamas, le loro azioni stanno rendendo la vita difficile al gruppo rivale.

Hamas ha recentemente accusato i salafiti di essere dietro alcuni misteriosi attentati dinamitardi avvenuti contro le strutture delle forze di sicurezza e di essere i responsabili del lancio di razzi sulle città israeliane che ha scatenato la reazione dello Stato ebraico. Un uomo, Younis al-Hunnor, è stato ucciso da Hamas dopo aver provato a scappare durante un arresto. La morte di al-Hunnor, esponente dei gruppi jihadisti, creerà probabilmente ulteriori tensioni visto che poche ore dopo sono apparse sul muro di casa dell’individuo due scritte “Hamas infedele” e “Nessun cordoglio prima della vendetta”.

Tra le fila dei salafiti ci sono numerosi gruppi islamici ultra-conservatori che vorrebbero trasformare Gaza in un califfato sullo stile di quello presente in Siria e in Iraq. Le loro accuse nei confronti di Hamas di essere troppo morbido nella conduzione della guerra contro Israele e di non aver imposto un’adeguata legge religiosa sono fonti di preoccupazione per la leadership di Gaza. Dalla loro comparsa sulla scena circa dieci anni fa, i salafiti sono sempre stati tollerati da Hamas e gli scontri fra le fazioni sono stati abbastanza sporadici. Nel 2009, in uno di questi scontri, Hamas uccise un uomo che aveva dichiarato la città di Rafah “Emirato Islamico indipendente”.

Questi gruppi sono prevalentemente formati da pochi uomini ma hanno il vantaggio di essere sparpagliati per tutto il territorio. Hamas sembra incapace di contenerli e le ideologie contrastanti non permettono una semplice riconciliazione. Le gesta dello Stato Islamico hanno incoraggiato i gruppi salafiti in un momento in cui Hamas, già indebolito dalla scorsa guerra con Israele, è ai ferri corti anche con l’Egitto di al-Sisi che ha imposto la chiusura del confine con Gaza. Gli analisti israeliani stimano in circa mille unità le dimensioni delle milizie salafite, pochi per sfidare l’autorità di Hamas ma abbastanza per causare problemi di una certa entità.

Dal canto suo l’organizzazione terroristica ha già dato il via a un giro di vite che ha portato a decine di arresti e demolizioni di moschee dove i leader religiosi avevano pronunciato sermoni contro Hamas.

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