Ministro svedese costretto alle dimissioni per rapporti con gruppi estremisti turchi

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Mario Del MonteEditor
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Antisemitismo

Ministro svedese costretto alle dimissioni per rapporti con gruppi estremisti turchi

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kaplan

Il Ministro per le Politiche Abitative svedese Mehmet Kaplan ha rassegnato le dimissioni dopo che i media del paese scandinavo hanno svelato i suoi rapporti intimi e di lunga data con alcuni gruppi di estrema destra turchi. Kaplan, membro del Green Party, che fa parte della coalizione di governo, avrebbe cenato con Ilhan Senturk, leader dei Lupi Grigi (un’organizzazione ultra-nazionalista turca) e Barbaros Leyani, noto per aver in passato affermato che “la feccia armena andrebbe eliminata” in relazione all’annosa questione del conflitto nella regione del Nagorno-Karabagh. Inoltre il media svedese Svenska Dagbladet ha pubblicato un video, girato nel 2009, in cui Kaplan compara le politiche del governo israeliano nei confronti dei palestinesi a quelle messe in atto da Hitler contro gli ebrei negli anni del regime nazista.

All’epoca dei fatti Kaplan non faceva parte del governo ma aveva comunque un seggio in Parlamento e nel board del Green Party. Immediata la reazione dell’ambasciatore israeliano Isaac Bachman che ha definito le dichiarazioni di Kaplan “mero antisemitismo” ma non ha voluto esprimere un’opinione sulle dimissioni in quanto materia di politica interna della Svezia. “E’ un bene che questa storia sia stata rivelata al pubblico e adesso sta al governo decidere cosa fare” ha dichiarato Bachman a Svenska Dagbladet.

In passato Kaplan aveva partecipato alla Freedom Flotilla ed era stato arrestato in quanto presente sulla nave Mavi Marmara che aveva provato a forzare il blocco navale su Gaza. In seguito era stato espulso dal paese e rispedito in Svezia con l’accusa di aver condotto attività illecite. Stessa sorte subì nel 2004 un altro membro del Green Party e del governo svedese, il Ministro dell’Educazione Gustav Fridolin sorpreso a partecipare a una protesta a Ramallah davanti alla barriera di sicurezza costruita dagli israeliani.

La comunità ebraica svedese lamenta anche il comportamento del Primo Ministro Stefan Lofven nei confronti della questione: invece di cacciare il Ministro antisemita dal suo governo avrebbe atteso le sue dimissioni come se si trattasse di una normale debacle.

Improvvisamente quasi tutti i media svedesi si sono rivoltati contro Kaplan: solo ora si accorgono che il Ministro durante il suo mandato non ha costruito un singolo alloggio né per gli svedesi né per i circa duecentomila immigrati entrati nel paese, molti dei quali arrivati illegalmente o carenti degli standard per poter richiedere asilo.

Non si tratta del primo incidente diplomatico fra il governo svedese e quello israeliano. Nonostante i buoni rapporti commerciali, le relazioni fra i due paesi sono in costante declino fin dalla nomina a Ministro degli Esteri di Margot Wallstrom letteralmente ossessionata da Israele.

Il timore fra la popolazione ebraica, già terrorizzata dalla costante minaccia terroristica e dalle continue aggressioni da parte dei numerosi estremisti islamici presenti nel paese, è che le dimissioni di Kaplan possano rivitalizzare la classica accusa della “cospirazione ebraica nei media” nonostante in questo caso siano stati proprio i media a far luce sulle cattive amicizie di Kaplan e a chiedere un suo passo indietro senza che la comunità ebraica facesse alcun commento.

Ilya Meyer, blogger, scrittore ed ex direttore della Sweden-Israel Friendship Association, ha dichiarato al Times of Israel che le dimissioni di Kaplan sono un primo positivo passo verso la ripresa di buoni rapporti fra Svezia e Israele ed un serio avvertimento nei confronti dell’antisemitismo dilagante nel paese.

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