L’ossessione di alcuni attivisti per Israele si arricchisce di un nuovo capitolo. Lo Stato ebraico, infatti, è stato incolpato per i roghi di Los Angeles da parte dei soliti leoni da tastiera per cui l’epicentro dei mali del mondo sembra essere il governo di Gerusalemme.
Il gruppo “Code Pink” ha tenuto a farci sapere le sue pressioni alle autorità Usa per far evidenziare il legame fra la guerra e il cambiamento climatico, su Instagram ha scritto:
“Quando le tasse americane servono per bruciare vive le persone a Gaza non bisogna sorprendersi quando queste fiamme ci arrivano a casa”.
A fare eco anche il gruppo antisionista “Jewish Voice for Peace” che sempre sullo stesso social si è così pronunciato:
“Invece di investire le risorse per rendere il nostro paese più vivibile, il nostro governo punta miliardi sul genocidio di Israele sui palestinesi di Gaza”.
Il deputato Ritchie Torres su X ha risposto in maniera esemplare a questi attacchi privi di fondamento:
“La natura dell’antisemitismo è quello di rendere il popolo ebraico e lo stato ebraico un capro espiatorio per ogni cosa sbagliata che accade nel mondo, indipendentemente da quanto sia debole il nesso di causalità. Il modus operandi dell’antisemitismo è un calunnioso capro espiatorio: nel dubbio, incolpiamo gli ebrei”.
Non dovremmo, ma dobbiamo ribadire l’assenza di connessione tra ciò che accade a Gaza e il fuoco che sta bruciando parte di Los Angeles, città spesso colpite dai roghi che in questi giorni stano avanzando causa la diminuzione delle piogge rispetto allo scorso anno e i forti venti.
Ricordiamo, invece, che le spese militari degli Stati Uniti sono gestite dal governo, mentre il dipartimento dei vigili del fuoco di Los Angeles è quasi totalmente finanziato dal municipio.
La narrativa antisraeliana è diventata stucchevole e priva di contenuti. È la storia stessa che esautora ogni presunto potere contro Israele: il mondo era un posto assai discutibile secoli prima del 1948, anno in cui è nato lo Stato ebraico.
L’ossessione di alcuni attivisti per Israele si è arricchita di un nuovo capitolo e che non possiamo definire come stucchevole.