Rapporto Die Welt, gli investimenti segreti di Hamas e il denaro usato per il terrorismo

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Rapporto Die Welt, gli investimenti segreti di Hamas e il denaro usato per il terrorismo

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Fiumi di denaro entrano nelle casse di Hamas, di cui più di un terzo è utilizzato per operazioni terroristiche.

Ad affermarlo è il Die Welt, che è riuscito a ottenere le informazioni tramite un computer portatile appartenente all’organizzazione terroristica, finito nelle mani dei servizi di sicurezza occidentali e rivelatore nei dettagli del budget e dei movimenti finanziari della stessa.

Secondo il noto quotidiano tedesco, tra la metà del 2017 e la metà del 2018, Hamas disponeva di un fondo di investimento di 49 milioni di dollari, che oggi sarebbe salito a 500 milioni di dollari.

Nel rapporto presentato dal Die Welt i soldi provengono principalmente da società di costruzioni internazionali, in cui Hamas è coinvolta e che sono dislocate in vari paesi, tra cui Algeria, Sudan e Turchia. In particolare, secondo il quotidiano, lavora a stretto contatto con l’azienda Trend Gyo.

Erdogan è profondamente coinvolto nelle attività di Hamas in Turchia e si incontra regolarmente con i leader di Hamas”, afferma Jonathan Schanzer, un ex analista dei flussi finanziari delle organizzazioni terroristiche presso il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, secondo cui il presidente turco “è pienamente consapevole di tutte le attività di Hamas”, comprese quelle terroristiche.

Il denaro a disposizione di Hamas è così ridistribuito: 29 milioni andrebbero a Gaza, cinque milioni all’ufficio palestinese di Gerusalemme e quattro milioni agli arabi in Israele. Inoltre, nove milioni di dollari vengono spesi per attività all’estero e una somma dal 30 al 40 per cento dei fondi vengono utilizzati per svolgere operazioni militari e terroristiche.

A saltare agli occhi è questo dato: nove milioni di dollari utilizzati per attività all’estero.

Ma quali attività all’estero?

Hamas non ci è sempre stato venduto come il movimento di Resistenza palestinese?

Esattamente Hamas a cosa “resiste” fuori dalla Striscia di Gaza?

Ma soprattutto: si riuscirà mai a capire che Hamas dispone di tantissimi soldi e tra le sue fila ci sono esperti di comunicazioni, di economia e di finanza?

Andiamo avanti.

Come sottolineato da Die Welt, quando Hamas inizia una guerra con Israele, come ha fatto a maggio, questa porta regolarmente a notevoli distruzioni a Gaza. E quando il conflitto armato sarà finito, l’organizzazione terroristica farà il giro del mondo con la campana per finanziare la ricostruzione e il riarmo.

E il gioco ricomincia. Fiumi di denaro. Altre oscure attività all’esterno, altri attentati contro Israele e un’altra guerra. Per buona pace di Onu, Ue, Usa, Egitto, Regno Unito, Cina e Germania, che hanno promesso aiuti umanitari per una ricostruzione che arricchirà solo la sete di potere e violenza di Hamas.

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